venerdì 1 novembre 2013

riflessioni in cammino...


Pochi giorni fa scrivevo un post dove riflettevo sul fatto che,
quando s'intraprende un nuovo percorso si deve sempre fare il punto della situazione. 
Ovvio in quanto si muovono i passi su un terreno che non si conosce.. 
  • e davvero poco conta se si tratti di un traguardo raggiunto o di una meta ambita per lunghi anni.
Non si tratta di incertezza o timore ma solo di metodo; è giusto ogni tanto 
fermarsi un attimo a riflettere e farlo senza voltarsi troppo indietro o cercare di guardare avanti. 
Per quanto mi riguarda trovo giusto osservare le mie scarpe.... 
Hanno tanto corso in questi ultimi anni della mia vita, che sono logore e sporche...
Ne osservo i dettagli... le scuciture, la polvere, ed i resti del terreno dove si sono tanto impegnate a correre...
(interessante capire dove si è camminato in giorni senza sole, 
solamente osservando i resti del terreno in cui nel buio si rincorrevano sogni...)
Lo sguardo al passato recente mi mostra un immagine in continua trasformazione, in essa mutano non solo i colori ma anche i personaggi nello sfondo... non è altro che il tempo che passa che nulla lascia stabile, che rende sempre una nuova visione al mio voltarmi indietro.
Lo sguardo al futuro mi da di certo ansia perchè ho delle aspettative quando la regola sarebbe di non averne mai.... ma scelsi volutamente la via dell'incertezza anni fa, alle sabbie mobili delle sicurezze in cui ormeggiava la mia vita. Non mi lamento quindi di quel pò di ansia che esalta le emozioni rispetto alla staticità da cui provenivo.

Quello che più conta è lo sguardo al presente.
Anche se sono in pieno cammino con una meta scritta a matita, che visione ho del presente?
Questo che oggi definisco presente, è cmq una tappa sognata per molti anni e creduta solo fantasia, talmente folle, devastante e radicale, il capovolgimento del tavolo di gioco su cui avevo puntato la mia vita.
A volte sono sconcertato e senza parole, nel vedere come la mia stella abbia mosso gli eventi al fine di farmi ritrovare a camminare nel mio assurdo progetto di "rinascita individuale", anche senza che io potessi realmente vedere dove si dirigevano i miei passi. Quello che la mia fantasia desiderava era davvero poco comune... ma ammetto di essere un tipo fuori dall'ordinario, cosa che ormai non dubita più nessuno da quando ho mollato tutto lasciandomi alle spalle un passato di cui ero esausto e deluso. 
Quindi partirei proprio da questo... 
Il presente, ossia la cosi detta "quotidianità", banalizzata poi... spesso nel termine "normalità" ...è un sogno!
Perchè non vederlo così se tale è stato per tanti anni? Certo non è la mia realizzazione personale.., il presente lo vedo come il sogno realizzato di aver preso un percorso, non diverso ma particolare, verso la mia serenità e realizzazione... e questo non è affatto poco... un sogno realizzato del passato va cmq rispettato e abbracciato.

Questo nuovo percorso prosegue con più di un progetto e una mente non meno folle della mia...
e chissà tra le varie mete possibili in quale mi dedicherò ad una nuova stabilità...
ora è un momento di progettazione, attesa e valutazione... il mio sguardo spazia senza confini verso distanze anche molto lontane, felice di voltarsi anche sui fiordi norvegesi e non sentirsi più solo come in passato.

Nessun commento:

Posta un commento