sabato 28 settembre 2013

senza respiro...


Scrivo questo post forse in uno stato troppo emotivo ma al tempo stesso troppo agghiacciante per sorvolare.
Potrei scrivere un fiume in piena ma so che non serve a nulla... neanche affronto il tema.
Preferisco affrontare lo stato d'animo che ho... allarmato, rimesso, triste, rassegnato, deluso, terrorizzato.
Tutte insieme queste sensazioni ma è mai possibile? Eccome se è possibile -.-
Se il dente fino a ieri era il mio terrore oggi ho motivo di sorridere e rischio di cadere in depressione,
che in alcuni soggetti in particolar modo quando giustificata e comprensibile, può risultare devastante.
Sono sensazioni che si hanno a pelle ma ti convinci per una volta di essere solo pessimista...
Il tema è troppo serio e non credo che lo affronterò di nuovo nei prossimi giorni ma un segno nel mio diario di questi giorni lo dovevo purtroppo lasciare; lo faccio scegliendo una foto... non è un bel momento dentro di me, mi preparo a qualcosa di forte... ho la sensazione di gettarmi con un paracadute con la consapevolezza di aver piegato male il telo e che quella cordicella non mi salverà... pronto al lancio Gianluca??

di nuovo il muso bianco sotto il mio letto...


Qualche giorno senza il mio monello e sono stati giorni senza tramonti...
da domani avrò di nuovo la gioia di passeggiare con lui in riva al mare!!
Cucciolone lui... sono certo che gli mancavano anche a lui tramonti e la spiaggia.
Bentornato Muso Bianco!

martedì 24 settembre 2013

Nooooo... il mio dentino nooooooo -.-

No... io non trovo le parole per dire quanto sono giù di corda...
Fatico anche a scrivere quello che mi capita... povero dentino mio, che scherzetto mi combini?
La visita che abbiamo fatto
è stata sconvolgente nell'esito che abbiamo ricevuto.
Se davvero il mio dente del giudizio
si è ricordato oggi di presentarsi a me
e già è da togliere per me è uno shock -.-
Al momento sto prendendo gli antibiotici
che stanno pian pianino togliendo l'ascesso...
farò pure una lastra per accertarmi che sia
davvero il caso di soffrire quel supplizio...
ma lo so come sono fatto... ho già una paura folle solo alla sola idea.
Poi penso a quanti miei amici hanno avuto a che fare con denti del giudizio
che gli dicevano da togliere e poi cessavano di dare problemi in realtà....
Una flebile speranza che possa capitare anche a me, non avendo mai avuto alcun problema con questi denti...
Il vero pensiero rimane al possibile intervento... e alla mia solita fuga da quel momento,
che di certo non farà che allungare i dolori.... ma conoscendomi... devo davvero piangere per accettare questo incubo.

sabato 21 settembre 2013

nel vero traffico della mia Città


wow.. ieri sono andato nel centro di roma con il mio scooter!
Zainetto davanti, un amico a bordo e via... verso il caos del traffico del centro.
La missione prevedeva un lavoretto di volantinaggio ma è stata anche l'occasione per tornare insieme a lui dopo 20 anni, al centro di Roma su uno scooter...! Ebbene si, a tanto risaliva il tempo di quando da ragazzi, giravamo su due ruote facendo i pazzi... Mai avremmo pensato che un giorno ci ritrovavamo di nuovo liberi nel vento come ieri e con lo stesso portafoglio -.-
Chi è abituato a guidare su due ruote nel centro di Roma sarà pure collaudato ma io appena rientrato a casa in serata ero uno straccio :-) Un esperienza per me che vivo sul litorale, entrare nelle arterie trafficate di una Roma frenetica in pieno mattino.
E' stata anche l'occasione per goderci la nostra Roma che nonostante tutto, conosciamo appena. Una sosta nei giardini di Piazza Vittorio a ricordare il mercato di quando eravamo ragazzi... dove si trovavano i banchi che ricordavamo e lo stupore dei tanti pappagalli, ricordando che qualcuno mi ha detto essere diventati un problema per gli altri uccellini.
Poi perchè no... passare nel pieno centro scendendo da via Nazionale fino ad arrivare all'altare della patria. All'improvviso lo stupore di vedere i cancelli aperti e lui che spontaneamente mi dice che non ci era mai stato dentro....
Io che come lui ho avuto questo piacere solo pochi mesi fa, non ho potuto proseguire oltre....
Un parcheggio al volo per il nostro "canterino" e poi veloci verso le scale....
con il mio amico ho avuto il piacere di rivedere tutta quella storia già vista da poco con attenzione, con uno sguardo più ludico :-)

giovedì 19 settembre 2013

volti di donna


La vita e le sue sorprese...
arriva un giorno in cui un volto di donna dei tanti che incontri di sfuggita,
ti colpisce più o meno apertamente. Magia e batticuore mentre
lo baci ad occhi chiusi e non sai nulla di quel che accadrà,
ti lasci andare agli eventi che seguiranno... altro non puoi fare
se non di vivere quello sguardo che ancora non conosci affatto.
Non è certo il primo volto ad averti emozionato
e quasi non ricordi gli altri in quel momento.
Sereno ti vivi il tuo nuovo sguardo in un nuovo mondo...
e mai ti aspetteresti di non trovarlo più un giorno..
ma "la vita insegna alla vita" e sa stupirti sempre...,
a volte con un nuovo sguardo... o nella consapevolezza
che in quegli sguardi si riflette, si rifletteva e si rifletterà ..
solo l'espressione della propria anima che evolvendo,
si avvicina ad animi affini alla propria sensibilità.

mercoledì 18 settembre 2013

pensieri che dormono a due passi dal mare...


Sono giorni che ci accompagnano verso l'autunno
(non vedo l'ora delle sue essenze e di immergermi nelle sue atmosfere).
Giorni in cui tira un forte vento di maestrale (credo) ed il mare è mosso...
davvero tanto mosso. Talmente mosso e talmente vicino a me,
che a volte è inquietante vedere che le onde che s'infrangono sugli scogli poco distanti,
s'innalzano ben al di sopra delle mie finestre in linea d'aria....
e cosi capita che distrattamente giri per casa e lo sguardo viene colpito
dal bianco della schiuma delle onde fuori dalla finestra della mia camera...
e pensi: " ma quanto sono alte le onde oggi?"
Timore realmente non ne ho mai avuto anche se dormo
quasi sul bagno-asciuga ormai da un anno..
ma dire che per me sia normale aprire le finestre distrattamente e vedere volare via dai mobili,
non i fogli.. ma proprio i soprammobili e altri oggetti pesanti.
Soprattutto in questi giorni poi.. il vento è incessante e penetra da ogni fessura possibile....
come sa bene chi vive cosi vicino al mare, lo senti uscire dalle prese elettriche
e ti domandi come sia possibile se non sei abituato.
Certo la situazione è ottima per lavare i pavimenti...
apri le finestre e si asciuga quasi all'istante.
questo periodo non lo dimenticherò mai... nello sconcerto del cambiamento della mia vita
con relative nuove emozioni, c'è questo contatto con un elemento per me già basilare, il mare.
Ci sono nato davanti al mare e ci sono cresciuto, assorbendone forse anche il vento,
i gabbiani e le magie dei tramonti... ma mai potevo dire
di stare "a contatto" con il mare come oggi...
cosa da tenere a mente la prossima volta che dico "tò qui c'è un po di umidità"
- ma ti credo... prova ad aprire le finestre un attimo!!
Credo che nonostante piccole scomodità io devo proprio
ritenermi fortunato di questo vivere cosi vicino alla vitalità del mare...
ora non corro più verso i tramonti come qualche anno fa... mi basta uscire di casa e spesso,
è stupendo sospendere 10 minuti la cena sul fuoco per andare a scattare un paio di foto...

E poi c'è il monello...
paradossalmente lui non ha cambiato la sua spiaggia di sempre!
Fin da cucciolo lo portavo in questa spiaggia e  l'abbiamo amata da subito,
senza cambiarla mai talmente è perfetta per noi.... Lui è felicissimo e se un tempo
ci veniva un giorno si e due no.... adesso ci va 3 volte al giorno e tutti i giorni.
Di questo sono tanto felice.. anche perchè.. quando la mia vita
ha subito l'urto della vita stessa, il caos che si è creato,
ha coinvolto anche lui e tra il mio lavoro che mi portava via
molte più energie della fatica stessa e la mia vita privata ormai disorientata e confusa....
beh a lui rimanevano pochi giretti sul marciapiede della pineta sotto casa
e lo vedevo annoiato quanto la mia vita in quei giorni.
Oggi appena usciamo gli stacco il guinzaglio e lo vedo correre
e giocare felice e libero come un cucciolo sulla sua amatissima spiaggia...,
sempre la stessa !
Sono tanto felice che sta facendo la sua vecchiaia in un luogo come questo...
so che era il massimo che poteva desiderare e il destino ha mosso le carte anche per lui.

sabato 14 settembre 2013

il mio cucciolone che guarda il tramonto in spiaggia


Con questa fotografia rifletto su quante belle foto ho lasciato su g+ 
trascurando il mio blog dove le avrei custodite in ordine in una categoria dedicata.
Stasera mi prometto che metterò più immagini qui e scegliendo le migliori per il mio Diario.
(yesss)

una serata inaspettata quanto prevista

Che strana serata questa....Scrivo seduto ai tavoli del "porchettaro" di Fiumicino,
in una serata inaspettata quanto prevista.
Non ho fatto spesa e sono stato costretto (forse volutamente)
a camminare fino al porto per mangiare e bere qualcosa.....
Ho da poco finito e invece di chiedere il conto mi sono messo a scrivere due righe qui.
Si sta benissimo nonostante l inquietudine del mare e del vento che annunciano l'autunno...,



I pescherecci sul molo danzano con le lunghe onde che entrano fino in darsena....
I locali sono ancora aperti e la gente passeggia in qua e in la...
Io respiro il vento di questa sera e forse e' uscito da dentro me...
Ora invece di dirigermi verso casa dove mi attende il mio cagnolone per la passeggiata...
Me ne vado in punta del molo.... Voglio respirare questo momento....Dopo un ventennio di equilibrio insoddisfacente, mi sono buttato nell'incertezza tanto sognata quando tutto era al suo posto.
Ogni giorno che passa comprendo quanto io stia camminando in una nuova realtà tutta da scrivere con nuovi tratti e stavolta spero riesca a colorarli.... Il molo mi attende e la cameriera non dice nulla ma sono certo che non vede l'ora che io liberi il tavolo quindi cerco di concludere..... Anzi faccio di più......
"Sospendo e tornò a scrivere dal molo mentre osservo il mare di notte"

Ed eccomi sul molo....Serata di fine estate e il mare lo sussurra in questa atmosfera..
Ci venivo da tanti anni su questo molo ma chi lo avrebbe detto mai
che ci venivo a vivere a due passi da qui ?
E dire che ci venivo quasi tutte le sere facendo  chilometri in in macchina...
Conosco davvero bene questo molo, questo mare...
Quasi mi pare di riconoscere quel gabbiano "mezzo becco"
che mi svolazza intorno da tanti anni dicendo di seguirlo....
"Hei mezzobecco io sono ancora qui ehhh ... Come vedi non scherzavo quando alle primissime luci dell'alba mi accompagnavi a lavoro"

L'atmosfera di questo molo e' di ombre danzanti nel riflesso dei lampioni nell'acqua....
e della tensione delle funi che reggono le barche ormeggiate
che tirandosi fanno quel rumore che tanto ottiene lo sguardo incuriosito di chi lo ascolta....
Il vento fa muovere anche tantissimi cavi di acciaio degli alberi maestri sulle barche a vela.....
Ormai sono di alluminio e il rumore metallico si ripete quasi fosse un concerto di cavetti danzanti nel mare... La serata pian piano volge al termine ed io qui non ho voglia di incamminarmi verso casa....
Il vento non e' freddo ed ho messo una giacca a vento...
Si sta benissimo insomma....
Osservo i miei pescherecci dicendogli che ormai dormo vicino a loro....
Quasi indifferenti aspettano che il mare si calmi per uscire di nuovo e prendere il largo.
Un po' come me... Insomma, quasi quasi mi metto a dormire con loro....
Ma dai... Fammi muovere da qui.... Non devo dimenticarti del mio Muso Bianco!
Povero sta chiuso in casa ad aspettare me...
Per la via di ritorno prendo il lungomare così mi godo ancora questa atmosfera,
che oggi sembra scontata al punto che potrei lamentarmene a volte
ma che potrebbe anche finire e rimanere nei ricordi...
nulla è più scontato da un paio di anni...
nulla più..

giovedì 12 settembre 2013

insolitamente ottimista


Ok che sono un tantino squilibrato non è degno di nota, rimane il fatto che oggi sono stranamente positivo... Mi fa strano anche dirlo ma mentre mi organizzavo del lavoro che rimandavo sempre riflettevo su questa strana quiete che sento improvvisa. Premettendo che normale non sono per aver avuto l'iniziativa di prendere taglierino e fogli in un orario talmente inappropriato, mi domandavo nel mentre, "...perchè non lasciare un post sul mio blog di questa sensazione...?" Devo smetterla di correre qui soprattutto nei momenti di sconforto e trovare motivo anche quando ho un pò di ottimismo! Non voglio diventi una sintesi dei miei malumori questo mio blog... e spero che pur essendo forse controcorrente, di tornare a dargli la costanza che ho sempre dato ai miei blog.
Ma ottimismo in cosa?
Mah... forse nelle scelte che ho fatto e nella strada che ho intrapreso.
Vedo la mia vita radicalmente cambiata e se pur posso trovare tanti cambiamenti che stonano con la staticità che ho abbandonato e quindi possono darmi stress... ci sono inevitabilmente altre prospettive che se fossi più partecipe potrebbero fiorire. Ad esempio Il lavoro che ho intrapreso da qualche mese non l'ho mai veramente sentito mio, eppure lo è a tutti gli effetti. E quanti mesi deve essere tuo un qualcosa che è già tuo? Capisco che il discorso può risultare incomprensibile a molti ma non è altro che un piccolo sfogo delle 3 di notte.
Poi la riflessione si amplia e mi ritrovo a pensare se davvero è tuo solo quello che possiedi, o se non puoi definire tuo ciò che rappresenta il tuo vivere quotidiano... tuo inteso come parte di te e non come possesso!
Dove sto vivendo da un anno a questa parte nulla mi appartiene...
ma quanto è mio il respiro di queste onde che impetuose s'infrangono sugli scogli a poche decine di metri dal mio letto?
E la spiaggia dove porto il mio cane?
Quanto posso sentire mia questa spiaggia che vivo 3 volte al giorno per tutto l'anno con il mio monello?
Per quanto riguarda quello che ho al momento rispetto a ciò su cui basavo la mia vita prima, devo mettermi in testa che mi trovo in una nuova pagina e in un contesto nuovo e diverso e che non per questo io non debba impegnarmi per ciò che oggi vivo e per quello che inizia a far parte di me.
Non so.. stasera rifletto su qualcosa di talmente ovvio che mi ha trovato distratto per mesi.
Ora concludo la preparazione del lavoro che deve vedermi davvero impegnato e non a tratti.
Basta a vivere tutto come se fossi in attesa non so neanche io bene di cosa... Devo vivere quello che mi appartiene e questa nuova realtà mi appartiene... è mia.. la sto vivendo e devo dedicargli attenzioni.
Per recuperare devo iniziare a muovermi. E' ora di cambiare le abitudini.

mercoledì 11 settembre 2013

egocentrismo come difesa interiore ad un trauma

Essere egocentrici non è di certo una bella cosa... cmq anche generalizzare su un argomento cosi delicato non lo è, lo lascio fare a menti equilibrate nel semplificare quanto superficiali nell'argomentare.
Si può migliorare? Probabilmente forse... ma non lo darei scontato come il classico buon proposito.
Non voglio qui descrivere le particolarità di chi rientra o si sente appartenere a questo termine ma scrivere alcune riflessioni riguardo le dinamiche che possono aver portato una persona verso questa difesa.
Ecco appunto... quelle persone spesso fastidiose e apparentemente forti hanno spesso avuto traumi infantili.
Io analizzando me stesso e non solo me da tanti anni, sono convinto che si tratti di una forma di difesa spesso il solido riparo di una sofferta solitudine infantile, di certo intesa anche come mancanza di figure protettive importanti.


La difesa più immediata verso l'insicurezza del mondo quando viene a mancare una certezza importante come una figura genitoriale, è sicuramente nella sfera dell'egocentrismo.
Semplificando un discorso complesso con una frase adatta al caso: "non è vero che per me la vita sarà più difficile perchè "io valgo" - oppure: "perchè vi faccio tanta pena? io sarò il più valido"
Infatti sul bambino il peso della vita gli viene indotto dallo sguardo degli adulti, che sanno il dramma che dovrà vivere e stupidamente lo riversano in lui con quelle carezze sulla nuca di compassione ad esempio.
La sua reazione in se sarà: "...ma perche questo signore mi sta accarezzando con compassione? perchè gli faccio pena? ma quando me la toglie la mano dalla mia testa...?" - il tutto ovviamente mentre ascolta gli adulti e la loro tristezza del dramma che è arrivato in famiglia. Drammi che possono essere di vario genere ma che sempre hanno la scomparsa o cmq l'improvvisa e definitiva assenza di una figura importante della vita del bambino, spesso proprio il "modello".
Questi shock che porteranno il soggetto a doversi difendere sono meccanismi semplici e devastanti.
Il bambino non ha il carattere da poter reagire verso la compassione che sente in tutti gli adulti che inondandolo delle loro preoccupazioni o ansie, lo costringono a difendersi.
E quale è la difesa? E' interiore la difesa, ed è un pò infantile come la giovane mente che la formula in se: "...lo dici tu che sono un bambino sfortunato cara signora..., ma in realtà lo è tuo nipote che so io cosa combina....".
La mente di un bambino è forte più di quello che si crede... e anche se non è formato ancora, sa cmq reagire dentro di se e lo fa con una spontanea crudeltà di reazione ai suoi dolori.
Deve compensare la sua autostima che viene sempre spinta a terra dal dispiacere riflesso negli occhi di conosce la sua situazione e se non hai le figure importanti che dovrebbero rafforzarla, si vede costretto a rafforzarsi da solo... e nel farlo sviluppa le prime basi del suo egocentrismo. "...non è affatto vero che io non ce la farò, io sono meglio degli altri...." ed ecco appunto una delle prime frasi che celano una difesa al dolore e una necessità per non credere a nessuno... ma solo a se stesso.
Spesso questa formazione interiore è totalmente rinchiusa nel soggetto che alla sua insicurezza nel dramma che vive si rafforza nella sua difesa non parlandone certo a nessuno, neanche in famiglia.
(Sviluppa un equilibrio apparente, al contrario si vedono i drammi vissuti da chi non ha avuto il carattere di rifugiarsi nel suo egocentrismo; mi riferisco a quelle persone dall'eccessiva insicurezza in se stessi...  persone che in età infantile a quelle frasi di compassione, non aveva avuto la grinta di saper reagire con durezza e critica e quindi non si erano sapute rifugiate nella difesa del proprio egocentrismo).

Troppo spesso sento usare solo come critica questo termine... come se non si trattasse di uno shock e non di poco conto l'essere egocentrici ma solo un aspetto caratteriale da poter criticare liberamente come fosse la stupidità di chi parla con superficialità di un argomento che racchiude un mondo irrequieto di un evoluzione difficile.

Ci sono varie forme di egocentrismi e alcuni casi sono insopportabili..
direi che la cosa più fastidiosa e frequente è che molto spesso una persona egocentrica non ammetterebbe mai di esserlo! Ha davvero sviluppato fin da bambino la convinzione di essere valido e anche tanto, in certi casi il migliore. Se non ne fossero stati convinti fermamente non sarebbe stata una difesa efficace in fondo...
Evolvendo nella crescita le basi su cui si costruirà il carattere saranno state create dalla mente e non costruite con la figure ad esempio venute a mancare proprio nel momento più formativo.
Il bambino ora adulto non sarà poi cambiato molto e spesso si nota un reale spicco nella vita dettato proprio da quella convinzione di valere che porta il soggetto ad impegnarsi al massimo nei suoi obbiettivi...
scatenerà purtroppo altri difetti che conseguono in età adulta. Da notare un accentuato egoismo spesso immancabile in un egocentrico, o anche un pizzico di cinismo nei casi più gravi.
le dinamiche dell'egoismo più marcato che nella media in un egocentrico si possono tentare di descrivere in un'altra frase interiore nel quale trova giustificazione a se stesso il soggetto: "...ma se non ci penso io a me stesso chi ci pensa..."? a dettare con forza questi pensieri, inconsciamente ci sarà sempre tutta la fatica che ha dovuto fare per non affondare nella compassione che lo circondava da bambino o ragazzo.
egocentrismo ed egoismo camminano bene di pari passo e spesso si richiamano per rafforzarsi.
la consapevolezza di avere avuto la sfortuna di una crescita più sofferta e difficile rispetto agli altri rafforza anche l'egoismo che in questi casi supera la media dei normali e comuni atteggiamenti.
tutto si riporta ad uno shock molto forte e alla improvvisa solitudine interiore dettata da un dramma.
Shock che comporta anche un distacco verso i bei valori della religione inoltre... "se esistesse un dio di certo non mi avrebbe fatto questo" ed ecco che in una piccola mente costretta ad affrontare il modo da sola, si scatenano dinamiche di enorme influenza nella formazione caratteriale di una persona...

Faccio questa riflessione non solo in prima persona ma avendo analizzato per anni altre persone con simili shock infantili e avendo riscontrato sempre dinamiche mentali molto simili e purtroppo simili "reazioni"
ho anche tentato di argomentare queste mie riflessioni con alcune delle persone prese in esame ma è davvero difficile riuscire a far ammettere ad una persona egocentrica che lo sia effettivamente... e se si riesce a metterla alle strette, se si trascinasse di forza davanti allo specchio su cui è riflessa la fastidiosa verità, non ci si deve stupire se, come un animale ferito e irritato di sentire attaccare la sua corazza protettiva, il soggetto reagirà con inaspettata fierezza del suo egocentrismo. Lui sa bene quanto sia stato "vitale" e prezioso per non soccombere e lo difenderà come una parte di se da dover rispettare e non da dover cambiare.
sarà inoltre contento di esserlo sapendo che chi nella sua stessa situazione non ha scelto quella difesa, ha rispetto a lui, non nascosto l'estrema insicurezza di rapportarsi nel sociale...
Ma tanto è davvero rarissimo trovare chi ammetterà di avere problemi di egocentrismo.
Accade tutto in tenera età e non sono semplici difetti da poter criticare ma veri e propri traumi superati con estrema difficoltà nella migliore difesa possibile per chi è bambino: "non guardatemi con tristezza, io valgo tanto". io non dico che bisogna tollerare gli atteggiamenti spesso fastidiosi di chi si dimostra egocentrico ma credo sia giusto tenere presente che siamo di fronte a particolarità dettate da seri traumi infantili.

domenica 8 settembre 2013

pagine impolverate...

Certo sono un blogger da 10 anni e ricordo bene la data 2003, il mio primo accesso nel mondo blogger e ormai ne sono cambiate di cose in giro per la rete.
Nel tempo ho scritto moti blog anche diversi tra di loro, non so... credo sei o sette e alcuni per qualche anno (ricordo i compleanni del blog :-)
Nel tempo i più sono andati perduti; soprattutto con l'eclatante chiusura di "Splinder" e il successivo naufragio in blogger o simili e chi faceva parte di splinder ne ricorderà lo stupore e le difficoltà. Anche io ero riuscito a salvare nella conversione tanto difficile che era necessaria per il trasferimento del blog.. poi è stato volutamente cancellato.
Nel periodo più delicato dei miei ultimi vent'anni ne avevo aperto un'altro che se pur nuovo, riportava involontariamente gli ultimi mesi della mia ormai precaria stabilità.
Ecco.. un blog racchiude davvero molto di chi lo scrive, soprattutto di chi ci si dedica con una vena spontanea e di getto, scrivendo anche fiumi in piena di se stesso. Certo ammetto che pochi animi scrivono cosi ma quando si leggono si capiscono al volo.
Un blog è più importante di un album di foto prchè quando le contiene, racchiude anche lo stato d'animo scritto nel post della foto e ne descrive dettagli, anche sconvolgenti se letti a distanza di tempo. Un blog è quel posticino dove lasciavi sgocciolare il cuore dalle ferite, convinto che tanto quello era un angoletto tutto tuo e che li potevi lasciarti davvero andare.

Quindi importante almeno quanto un album di fotografie se non di più...
E chi lo ha detto che conservare delle foto sia sempre piacevole?
E se possiamo comprendere che una fotografia può portare anche tristezza, figuriamoci quelle fotografie, ormai ricordi passati, in cui oltre a vedere immagine puoi avere sotto i tuoi occhi degli scritti davvero difficili da rileggere che ti portano fin dentro alla fotografia.
Si devono conservare tutte le foto? E il mio vecchio blog lo devo conservare?
Tutto è cambiato da quei momenti ormai lontani e se in meglio solo il tempo lo potrà dire...
Da mesi ho cancellato dopo tanto tempo un blog che era rimasto in disparte, in cui avevo scritto oltre 900 post spesso lunghissimi. 
Era davvero arrivato il momento di eliminare tutti quei post.
Per il mio vecchio blog non avevo ancora preso questa decisione ma passeggiando un pò li dentro questa sera.. beh... non è stato piacevole devo ammetterlo.
E se fosse solo il momento inquieto che sto vivendo a farmelo vedere sotto una cattiva luce?
E se domani con più equilibrio fosse simpatico rileggere vecchi ricordi?
Mah... a me sembra più una bella frase, un bel concetto piuttosto che la verità. Cmq sono confuso e al momento ho richiuso la porta piano e lo lascio ancora li nel web, con la mia vita scritta in una realtà del tutto cambiata e sempre più lontana. 

note riflesse


sono la pelle d'oca di uno spavento...
quel vetro fino che si spezza tra le dita...
sono il silenzio dell'alba nelle sfumature delle nuvole...
e mi perdo nelle note e nelle foto di un artista che porto dentro il mio cuore..
e a lui dono il rispetto di averla voluta lasciare presto questa vita (26)...
dolcissimo Nick, troppo sensibile per affrontarla.. troppo puro per viverla...
lui e la sua chitarra acustica... rimbombano dentro il mio animo...
devo smetterla d'immedesimarmi nei miei miti lo so...
ma da anni io mi sento cosi affine al suo profondo sguardo...
come se rivedessi dentro ai suoi occhi un'insofferenza comune...
la stessa dei miei occhi nelle foto di quando ero bambino poi ragazzo...
no.., no..., meglio che non m'immedesimo troppo nel mio dolce Nick...

sabato 7 settembre 2013

l'amore non ha padroni (mai)


Non amo più Venditti da almeno 20 anni... inizio cosi questo post...
ma non posso fare a meno dei brani che hanno accompagnato i momenti in cui ero diamante limpido e brillante, mentre riflettevo tutti i raggi del timido sole che concentravo nel nel mio io. 
Non posso far finta che ci sono dei vecchi brani che fanno parte di me...  non posso proprio!


"...e camminiamo sulla stessa strada 
liberi di dirci tutto quello che pensiamo noi 
e non importa certo se ci amiamo o no..."


Ed è con questo brano importante che stasera mi voglio sfogare libero nel mio blog....
il volume è basso in casa ma è a ssordante dentro di me..... e paradossalmente non è la voce di Venditti a gridare a squarciagola ma la mia voce! Esplode non la controllo e non si adagia nel ritornello ma in alcune piccole frasi... non meno incisive e significative per me...
dio mio questo piano che effetto che mi fa,,, il mare che si muove ecco cosa sento.. il mare dolce ma inarrestabile di questo stupendo accompagnamento. Solo il danzare delle note nei primi respiri del brano... l'entrata suadente da brividi nei bassi del piano.


"...Muta sola nella stanza 
che non ti va nemmeno di leggere il giornale 
e ti sei comprata un cane 
che non riuscirà a riempirti di sé 
e se sei delusa 
se ogni cosa della vita ti va male 
non guardarmi ti prego come la tua strada principale 
come se fossi, come se fossi il tuo maestro elementare..."


E perchè torno ad ascoltare cosi volentieri un brano datato di quell'album che resterà sempre nel mio cuore, perchè mi riporta al mio splendore più puro, non ancora sporcato dalle delusioni che mi aspettavano in futuro? Forse una involuzione? Una fuga.. oppure un momento necessario a ritrovarmi li dove mi ero lasciato?
Non è un dettaglio forse che nella mia difficile rinascita io sia tornato man mano a vecchie passioni come la radio, abbandonate da decenni?
Che togliendomi i panni indossati tanto a lungo io abbia ripreso i passi che avevo lasciato riconquistando purtroppo anche la stessa follia di quei tempi.
E chi ero, cosa facevo, quali erano i miei sogni?
Non voglio certo fare passi indietro nella mia evoluzione ma ritrovare quel ragazzo quando ancora non era stato catturato dalla vita.. osservarlo un pò quasi con la voglia di abbracciarlo e poi raccontargli impetuoso che cosa gli succederà, dicendogli di stare attento... soprattutto a non rimanerci troppo male.

di nuovo il bisogno di leggere...

Questo è un periodo per me davvero complesso... mi definirei in piena Crisi Esistenziale ma quella l'ho avuta ormai da un pò di anni... Dovrei quindi descrivere cosa mi ha portato poi, quella mia crisi definita più volte come una Rinascita Individuale... Cosi tante volte e in cosi tante occasioni, che è difficile dire che non lo sia stata davvero. Di certo un cambiamento assolutamente radicale della mia vita, che per una serie di circostanze forse sfavorevoi, si è ritrovata a vedere i pilastri su cui si era stabilita per anni, cadere giù inesorabilmente l'uno dopo l'altro.  Amicizie, lavoro, relazione di coppia. PUFF... e questi 3 pilastri sono caduti in successione. Vorrei dire che se pur fosse stato inconsciamente nei miei progetti radere al suolo ogni cosa con l'intento di rinascere... se fosse stato questo..., di certo non mi aspettavo una pioggia di eventi in successione... le amicizie ad esempio... perderle definitivamente proprio nel momento in cui le vedevo come un solido appoggio di un terremoto che era in arrivo, fu davvero doloroso per me.


Se i cambiamenti riguardavano solamente la mia relazione di coppia cessata dopo quasi un ventennio, i miei squilibri potevano essere comprensibili... ma a me è crollato improvvisamente molto ma molto di più. realtà lavorativa, sentimentale, economica, esistenziale.
Da giorni nella mia ricerca di equilibrio, la mia mente è corsa di nuovo verso qualcosa che pochi anni fa mi aveva aperto un mondo nuovo... la lettura.
Consigliato da un'amica blogger mi ero avvicinato a Siddarta (Herman Hesse) e poi pian piano ad altre letture che dopo Hesse, continuavano nel mio piacere di scoprire quello che può lasciarti un buon libro, una Crescita Interiore Notevole.
Stranamente i miei problemi e la mia stupidità ramificarono proprio quando chiusi le pagine di un libro stupendo interrotto a meta, nel cadere in problemi dove di certo la ragione mi avrebbe aiutato... ma evidentemente ho scelto di lasciarla tra le pagine di quel libro tanto bello... "le affinità elettive".
Da giorni io sento realmente il BISOGNO di tornare a leggere... ed è iniziata di nuovo la danza tra i libri delle esposizioni in strada e infine nella libreria sotto casa mia che è ben fornita....

  • "...Un libro.. ho bisogno di un buon libro... non è voglia di leggerlo mi dicevo tra me e me... il mio è davvero un bisogno..."; 

Queste le mie parole mentre non trovavo ancora la lettura che mi avrebbe conquistato.
Tornare a leggere per tornare a ragionare.. tornare a leggere per rinfrescare il mio scrivere ed i miei vocaboli.
Ed oggi ho finalmente trovato ciò che cercavo ed ora ho il mio libro tra le mani...
Non lo voglio scrivere di quale libro si tratta, per il momento posso solo dire che mi aspettano 600 pagine!
Ne ho lette solo alcune ma devo dire che, sono assolutamente deliziato dallo stile di Dostojesky.

venerdì 6 settembre 2013

blog mio quanto mi manchi e sei qui...

In questo periodo sono confuso... continuo a passare nel mio blog la sera.. me lo guardo un pò, ne approfitto per andare a leggere alcune poche amicizie bloger...
è un periodo questo, che detesto un pò google plus che tanto ha allontanato anche a me dal mio blog. E' di certo un applicazione molto bella d'avere sul mio cell e diciamo che è un bel passatempo... ma appunto quello rimane e non trovo appagata la mia vena di blogger... Sono certo che chi nello scorso decennio si è dedicato con passione a scrivere un blog può comprendere questo sfogo.
Ricordavo con una mia amica blogger quanto l'evoluzione dei social network era nell'aria di noi stessi blogger, quando aprivamo quelli da scrivere in comune con altre persone che venivano invitate a partecipare...
E cosi si vedevano alcuni blog gestiti da più persone in cui la bacheca riportava post diversi e di diverse persone. in quei casi gli stessi blogger che magari nel proprio blog si dedicavano a scrivere post lunghissimi, si limitavano a postare una foto seguita da poche righe per non invadere troppo uno spazio web che non sentivano proprio...

Certo che in quegli anni per leggere un commento a qualcosa che si era postato.. dovevi aspettare la sera quando dopo il lavoro si tornava a casa con la curiosità di accendere il pc e vedere se qualcuno aveva risposto. Cmq furono proprio i blogger i pionieri di questo fenomeno di massa come i social network che ormai dilaga.
Si, si... proprio quelle persone un pò "strane" che non si limitavano a usare il pc solamente in modo informativo ma si dedicavano alla comunicazione.
Una decina di anni fa quando dicevi di essere un blogger o un piccolo webmaster, venivi visto con uno sguardo poco comprensivo... con la classica critica: "il mondo è fuori da internet e le amicizie si devono conoscere fuori, di persona", anni in cui se nasceva un Amore in chat... era una notizia del telegiornale... e quando andava male, si accusava di stupidità chi aveva aperto la sua comunicazione fin oltre la propria città.
Quindi oggi è comprensibile l'abbandono di tanti blog... soprattutto quelli che erano gestiti in modo ludico e non con la passione di un diario a volte anche molto segreto.
Una scrematura che ha lasciato a scrivere i propri blog solamente a chi davvero amavano questa passione.
Parlo non pensando a me... ma alle mie amicizie che non hanno mai smesso di curare il loro blog.

Chi ha la spontaneità di scrivere dei post... e intendo dei post più impegnativi e non di una frase del buongiorno, non può davvero sentirsi appagato nell'avere un account in un social network... Troppo dispersivo come ambiente e non adatto a valorizzare post, che verrebbero inghiottiti dal tempo senza avere neanche una categoria in cui conservarli.

Non è la prima volta che esprimo la mia critica su g+ e spesso mi trovo confuso e deluso di aver trascurato il mio blog.