mercoledì 11 settembre 2013

egocentrismo come difesa interiore ad un trauma

Essere egocentrici non è di certo una bella cosa... cmq anche generalizzare su un argomento cosi delicato non lo è, lo lascio fare a menti equilibrate nel semplificare quanto superficiali nell'argomentare.
Si può migliorare? Probabilmente forse... ma non lo darei scontato come il classico buon proposito.
Non voglio qui descrivere le particolarità di chi rientra o si sente appartenere a questo termine ma scrivere alcune riflessioni riguardo le dinamiche che possono aver portato una persona verso questa difesa.
Ecco appunto... quelle persone spesso fastidiose e apparentemente forti hanno spesso avuto traumi infantili.
Io analizzando me stesso e non solo me da tanti anni, sono convinto che si tratti di una forma di difesa spesso il solido riparo di una sofferta solitudine infantile, di certo intesa anche come mancanza di figure protettive importanti.


La difesa più immediata verso l'insicurezza del mondo quando viene a mancare una certezza importante come una figura genitoriale, è sicuramente nella sfera dell'egocentrismo.
Semplificando un discorso complesso con una frase adatta al caso: "non è vero che per me la vita sarà più difficile perchè "io valgo" - oppure: "perchè vi faccio tanta pena? io sarò il più valido"
Infatti sul bambino il peso della vita gli viene indotto dallo sguardo degli adulti, che sanno il dramma che dovrà vivere e stupidamente lo riversano in lui con quelle carezze sulla nuca di compassione ad esempio.
La sua reazione in se sarà: "...ma perche questo signore mi sta accarezzando con compassione? perchè gli faccio pena? ma quando me la toglie la mano dalla mia testa...?" - il tutto ovviamente mentre ascolta gli adulti e la loro tristezza del dramma che è arrivato in famiglia. Drammi che possono essere di vario genere ma che sempre hanno la scomparsa o cmq l'improvvisa e definitiva assenza di una figura importante della vita del bambino, spesso proprio il "modello".
Questi shock che porteranno il soggetto a doversi difendere sono meccanismi semplici e devastanti.
Il bambino non ha il carattere da poter reagire verso la compassione che sente in tutti gli adulti che inondandolo delle loro preoccupazioni o ansie, lo costringono a difendersi.
E quale è la difesa? E' interiore la difesa, ed è un pò infantile come la giovane mente che la formula in se: "...lo dici tu che sono un bambino sfortunato cara signora..., ma in realtà lo è tuo nipote che so io cosa combina....".
La mente di un bambino è forte più di quello che si crede... e anche se non è formato ancora, sa cmq reagire dentro di se e lo fa con una spontanea crudeltà di reazione ai suoi dolori.
Deve compensare la sua autostima che viene sempre spinta a terra dal dispiacere riflesso negli occhi di conosce la sua situazione e se non hai le figure importanti che dovrebbero rafforzarla, si vede costretto a rafforzarsi da solo... e nel farlo sviluppa le prime basi del suo egocentrismo. "...non è affatto vero che io non ce la farò, io sono meglio degli altri...." ed ecco appunto una delle prime frasi che celano una difesa al dolore e una necessità per non credere a nessuno... ma solo a se stesso.
Spesso questa formazione interiore è totalmente rinchiusa nel soggetto che alla sua insicurezza nel dramma che vive si rafforza nella sua difesa non parlandone certo a nessuno, neanche in famiglia.
(Sviluppa un equilibrio apparente, al contrario si vedono i drammi vissuti da chi non ha avuto il carattere di rifugiarsi nel suo egocentrismo; mi riferisco a quelle persone dall'eccessiva insicurezza in se stessi...  persone che in età infantile a quelle frasi di compassione, non aveva avuto la grinta di saper reagire con durezza e critica e quindi non si erano sapute rifugiate nella difesa del proprio egocentrismo).

Troppo spesso sento usare solo come critica questo termine... come se non si trattasse di uno shock e non di poco conto l'essere egocentrici ma solo un aspetto caratteriale da poter criticare liberamente come fosse la stupidità di chi parla con superficialità di un argomento che racchiude un mondo irrequieto di un evoluzione difficile.

Ci sono varie forme di egocentrismi e alcuni casi sono insopportabili..
direi che la cosa più fastidiosa e frequente è che molto spesso una persona egocentrica non ammetterebbe mai di esserlo! Ha davvero sviluppato fin da bambino la convinzione di essere valido e anche tanto, in certi casi il migliore. Se non ne fossero stati convinti fermamente non sarebbe stata una difesa efficace in fondo...
Evolvendo nella crescita le basi su cui si costruirà il carattere saranno state create dalla mente e non costruite con la figure ad esempio venute a mancare proprio nel momento più formativo.
Il bambino ora adulto non sarà poi cambiato molto e spesso si nota un reale spicco nella vita dettato proprio da quella convinzione di valere che porta il soggetto ad impegnarsi al massimo nei suoi obbiettivi...
scatenerà purtroppo altri difetti che conseguono in età adulta. Da notare un accentuato egoismo spesso immancabile in un egocentrico, o anche un pizzico di cinismo nei casi più gravi.
le dinamiche dell'egoismo più marcato che nella media in un egocentrico si possono tentare di descrivere in un'altra frase interiore nel quale trova giustificazione a se stesso il soggetto: "...ma se non ci penso io a me stesso chi ci pensa..."? a dettare con forza questi pensieri, inconsciamente ci sarà sempre tutta la fatica che ha dovuto fare per non affondare nella compassione che lo circondava da bambino o ragazzo.
egocentrismo ed egoismo camminano bene di pari passo e spesso si richiamano per rafforzarsi.
la consapevolezza di avere avuto la sfortuna di una crescita più sofferta e difficile rispetto agli altri rafforza anche l'egoismo che in questi casi supera la media dei normali e comuni atteggiamenti.
tutto si riporta ad uno shock molto forte e alla improvvisa solitudine interiore dettata da un dramma.
Shock che comporta anche un distacco verso i bei valori della religione inoltre... "se esistesse un dio di certo non mi avrebbe fatto questo" ed ecco che in una piccola mente costretta ad affrontare il modo da sola, si scatenano dinamiche di enorme influenza nella formazione caratteriale di una persona...

Faccio questa riflessione non solo in prima persona ma avendo analizzato per anni altre persone con simili shock infantili e avendo riscontrato sempre dinamiche mentali molto simili e purtroppo simili "reazioni"
ho anche tentato di argomentare queste mie riflessioni con alcune delle persone prese in esame ma è davvero difficile riuscire a far ammettere ad una persona egocentrica che lo sia effettivamente... e se si riesce a metterla alle strette, se si trascinasse di forza davanti allo specchio su cui è riflessa la fastidiosa verità, non ci si deve stupire se, come un animale ferito e irritato di sentire attaccare la sua corazza protettiva, il soggetto reagirà con inaspettata fierezza del suo egocentrismo. Lui sa bene quanto sia stato "vitale" e prezioso per non soccombere e lo difenderà come una parte di se da dover rispettare e non da dover cambiare.
sarà inoltre contento di esserlo sapendo che chi nella sua stessa situazione non ha scelto quella difesa, ha rispetto a lui, non nascosto l'estrema insicurezza di rapportarsi nel sociale...
Ma tanto è davvero rarissimo trovare chi ammetterà di avere problemi di egocentrismo.
Accade tutto in tenera età e non sono semplici difetti da poter criticare ma veri e propri traumi superati con estrema difficoltà nella migliore difesa possibile per chi è bambino: "non guardatemi con tristezza, io valgo tanto". io non dico che bisogna tollerare gli atteggiamenti spesso fastidiosi di chi si dimostra egocentrico ma credo sia giusto tenere presente che siamo di fronte a particolarità dettate da seri traumi infantili.

Nessun commento:

Posta un commento