sabato 14 settembre 2013

una serata inaspettata quanto prevista

Che strana serata questa....Scrivo seduto ai tavoli del "porchettaro" di Fiumicino,
in una serata inaspettata quanto prevista.
Non ho fatto spesa e sono stato costretto (forse volutamente)
a camminare fino al porto per mangiare e bere qualcosa.....
Ho da poco finito e invece di chiedere il conto mi sono messo a scrivere due righe qui.
Si sta benissimo nonostante l inquietudine del mare e del vento che annunciano l'autunno...,



I pescherecci sul molo danzano con le lunghe onde che entrano fino in darsena....
I locali sono ancora aperti e la gente passeggia in qua e in la...
Io respiro il vento di questa sera e forse e' uscito da dentro me...
Ora invece di dirigermi verso casa dove mi attende il mio cagnolone per la passeggiata...
Me ne vado in punta del molo.... Voglio respirare questo momento....Dopo un ventennio di equilibrio insoddisfacente, mi sono buttato nell'incertezza tanto sognata quando tutto era al suo posto.
Ogni giorno che passa comprendo quanto io stia camminando in una nuova realtà tutta da scrivere con nuovi tratti e stavolta spero riesca a colorarli.... Il molo mi attende e la cameriera non dice nulla ma sono certo che non vede l'ora che io liberi il tavolo quindi cerco di concludere..... Anzi faccio di più......
"Sospendo e tornò a scrivere dal molo mentre osservo il mare di notte"

Ed eccomi sul molo....Serata di fine estate e il mare lo sussurra in questa atmosfera..
Ci venivo da tanti anni su questo molo ma chi lo avrebbe detto mai
che ci venivo a vivere a due passi da qui ?
E dire che ci venivo quasi tutte le sere facendo  chilometri in in macchina...
Conosco davvero bene questo molo, questo mare...
Quasi mi pare di riconoscere quel gabbiano "mezzo becco"
che mi svolazza intorno da tanti anni dicendo di seguirlo....
"Hei mezzobecco io sono ancora qui ehhh ... Come vedi non scherzavo quando alle primissime luci dell'alba mi accompagnavi a lavoro"

L'atmosfera di questo molo e' di ombre danzanti nel riflesso dei lampioni nell'acqua....
e della tensione delle funi che reggono le barche ormeggiate
che tirandosi fanno quel rumore che tanto ottiene lo sguardo incuriosito di chi lo ascolta....
Il vento fa muovere anche tantissimi cavi di acciaio degli alberi maestri sulle barche a vela.....
Ormai sono di alluminio e il rumore metallico si ripete quasi fosse un concerto di cavetti danzanti nel mare... La serata pian piano volge al termine ed io qui non ho voglia di incamminarmi verso casa....
Il vento non e' freddo ed ho messo una giacca a vento...
Si sta benissimo insomma....
Osservo i miei pescherecci dicendogli che ormai dormo vicino a loro....
Quasi indifferenti aspettano che il mare si calmi per uscire di nuovo e prendere il largo.
Un po' come me... Insomma, quasi quasi mi metto a dormire con loro....
Ma dai... Fammi muovere da qui.... Non devo dimenticarti del mio Muso Bianco!
Povero sta chiuso in casa ad aspettare me...
Per la via di ritorno prendo il lungomare così mi godo ancora questa atmosfera,
che oggi sembra scontata al punto che potrei lamentarmene a volte
ma che potrebbe anche finire e rimanere nei ricordi...
nulla è più scontato da un paio di anni...
nulla più..

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