lunedì 16 marzo 2015

mercoledì 11 febbraio 2015

Note Riflesse Che Si Distruggono


Note Riflesse Che Si Distruggono:

in questo brano (totalmente improvvisato alle 3 del mattino cercando di sfiorare le corde per non svegliare i vicini) veniva espresso uno stato di confusione che non coinvolgeva solo me....
"Note Riflesse" era il titolo e non sbagliavo perchè lo erano.
un brano che ascolto oggi e mi fermo a pensare che le note riflesse si perdono sempre perchè possono non rispettarsi....
cosa lasciano? ...una fotografia o un brano, dove risplendono di luce.
questo accade nei rapporti anche di coppia che arrivano a brillare di luce propria fino a risplendere, per poi ardere e bruciarsi.... 
se le mie foto avessero una melodia, sarebbe questa atmosfera.

le riflessioni che mi porta questo brano e il fatto stesso che io lo abbia trovato forse per caso, mi danno una sensazione che non so descrivere e delle riflessioni che spaziano lontano nei ricordi e si riflettono verso un chissà quale prossimo futuro....

si si lo so....
me lo dicono da sempre che le mie note sono tristi e lagnose ma non le decido io... vengono loro a prendere la parola per cercare di dire quello che le parole, essendo un filtro del pensiero, non riescono a dire... non essendo capaci di rappresentarlo.
inoltre vorrei dire che a mio avviso si tratta di "profondità di note minori" e chi le etichetta come tristi dimostra solo la sua poca sensibilità.

noi che suonavamo queste note in piena notte sappiamo bene che erano la calma apparente di un'inquietudine che sarebbe esplosa prerompente sulle nostre vite da li a pochi giorni....

"note riflesse che si distruggono"

sono sempre le note più belle a perdersi perchè si trovano solo per esplodere e brillare per sempre nei ricordi, siamo note che si distruggono dopo aver brillato acciecando tutti del nostro splendore... e mai il ricordo ne è dolore... troppo bello ciò che è stato per non trarne piacere nonostante le ferite avute e causate. note destinate a diventar tristi ma nate per unirsi e brillare come i fuochi artificiali caduti spenti sulla spiaggia che si guardano e sorridono perchè non poteva finire che così.

giovedì 5 giugno 2014

cultura e valori più importanti i cambio di cosa?


Temo di essermi perso...
Ormai e' più che un timore questo...
Perso nelle illusioni o negli eccessi così irresistibili per me....
e come è bello vivere gli eccessi e affondare nell'estremo
a cui non arrivano che poche anime...
 Ma la ragione va coltivata come la cultura....
La ragione deve sempre prevalere e negli eccessi come e' notorio,
la ragione si perde felicemente...
 Ma io avevo la mia ragione e il mio indiscutibile equilibrio..,
traguardo raggiunto quasi insperato ormai, ma raggiunto....
La mia ragione si stava nutrendo di di letture importanti dalle quali
traeva nuove energie e nuove riflessioni....
Letture che sono sparite completamente sposando la trasgressione e gli eccessi
che irresistibili, hanno usurpato il posto alla poesia e alla ragione....
Non a caso le mie composizioni sono cessate di esistere
(non e' vero perché proprio oggi ho creato un altro brano ma
forse e' merito della ribellione agli eccessi illusori,
che stavano diventando insoddisfazione).
 Gli eccessi che sono tanto desiderati da tante persone e da alcune anche pagati...
Sanno prendere il posto della ragione, fino a farti pensare che sia normalità
aver perso la letteratura e la cultura più bella da assimilare....
per gli eccessi molti si sono rovinati la vita e alcuni addirittura
le proprie tasche ....
Allo stesso modo per gli eccessi si sono persi
valori ben più importanti nella vita....
 Ma sono irresistibili e quando li si ha a portata di mano
non è facile non caderci dentro....
Neanche ti accorgi che non si tratta di normalità perché una parte di te
sa ingannare se stessa per navigare negli eccessi....
Ma io avevo una letteratura....
Io amavo nel profondo le persone che leggevano
e mi sentivo crescere nei libri e nel confronto con chi sapeva sempre
e comunque, trovare un po di tempo nella propria giornata per leggere e crescere.....
Ed i miei libri da oltre due anni prendono polvere....
Proprio come i testi delle mie canzoni si sono pian piano ricoperti di polvere.....
L'illusione degli eccessi ha una grande potenzialità!
Nel mio caso ha saputo mettere in secondo piano la mia vera creatività
e la mia cultura, fino a ritrovarmi a ragionare
come un "animale" che vive di istinti....
Non so se e' stata una certa influenza a me vicina
a rendermi sempre più di poco valore ma resta il fatto che da due anni
ho abbandonato arte, creatività e cultura.....
Quasi come se da maestro che ero mi sia ridotto
a fare da garzone per il brillare di altri.....
Ma io avevo la mia luce e la mia arte....
Tutto abbandonato acciecato dagli eccessi che pian piano mi hanno condotto
verso la loro creatività e il loro brillare rinunciando a ciò che valevo io.
Ora il mio impegno serviva a far brillare il valore di qualcun'altro e mi domando,
quanto poteva durare?
Quanto tempo ancora i miei libri e la mia ragione
dovevano rimanere in disparte lasciando il posto all'illusione  di
valere di luce non propria?
 Poveri i miei libri e povera la mia ragione ormai persa....
Ma una parte di me ha saputo conservare con cura le mie letture....
non meno le amicizie con cui condividevo alcune letture.... Ma i libri si...
E alla faccia di chi si sente forte perché ottimizzante, concreta,
pratica e dinamica, i miei libri mi ricordano che con quei "valori"
non si ha tempo di riflettere e si cade in errori venali e materiali
di persone superficiali....
il brillare della superficialita di chi cerca valore nel valore altrui.
Io nei miei libri sentivo di crescere ad ogni lettura
e dopo che ho fermato il mio crescere mi sono ridotto
a non ragionare con filosofia ma come un "animale",
proprio io che brindavo alla "libertà individuale" di tutte le persone.
Cambiamento che ho vissuto in questi ultimi brevi anni
ma che mi ha fatto togliere grandi soddisfazioni inizialmente (illusorie)
ma allo stesso tempo mi ha reso superficiale come chi non legge
e si sente si sapere o addirittura di dare lezioni della sua prevedibilità.
Sono stanco di sentirmi in stand by a godere degli eccessi
così facili da trovare con chi li viveva con superficialità
e così paralizzanti nella crescita culturale e spirituale
che solo la lettura poteva dare....
Mi sento un "animale" quasi fiero del suo "squallore"..
Un animale superficiale convinto di essere appagato
e che poi si accorge che gli istinti non riempiono i valori della vita...
E' scomparsa la mia poesia in compenso...
E da tanti e troppi mesi la mia stessa chitarra ha voluto rimanere distante da me.....
Forse non riconoscendomi più ..
No... Questo distacco dal mio strumento più caro non può essere un dettaglio...
Solo chi e' superficiale può aver preferito pensare che potesse essere tollerabile
questo distacco e solo chi non teneva davvero a me, poteva pensare
che potesse proseguire con quel distacco o non dar peso al mio futuro artistico...
scelgo che il mio estro non lo userà nessuno per brillare
con il mio aiuto nella sua arte....
No no ... La mia ragione ora soffre una forma di repressione
e di involuzione rispetto alla letteratura a al suo valore formativo.
e pensare che inizialmente pensavo di poterla trasmettere
influenzando con le mie letture e invece è accaduto l'opposto -.-
Ovvio che chi non legge e non coltiva la sua mente perché
troppo perso in soddisfazioni materiali, possa credere che una lettura
possa essere superflua o non davvero necessaria per la sua evoluzione....
Ma chi si è ritrovato a lasciare nella polvere la sua crescita culturale,
sa meglio il valore della lettura e del confronto intellettuale
di cui si è volutamente privato.
Certo non porta nessun guadagno economico ma non e' il portafoglio pieno
che da lustro a chi lo possiede..... Forse può darglielo chi lo venera
e si prostra al suo cospetto, riconoscendo come unico vero valore quello del denaro...
Per me il denaro va e viene e la dignità restata a vita ...
Chi rispetta troppo o venera il denaro, nei peggiori casi della vita
a lui si vende.... non ha valore davvero per nulla e nessuno
ma solo per se stesso e per i suoi valori venali e materiali.
di questo si alimenta, si appaga e si rinforza.

    dove sono i miei libri?
    Perché sono ricoperti di polvere?
    Chi mi stava accanto li ha forse trascurati?
    Non valevano nulla forse al suo sguardo!
    E cosa aveva valore davvero?  Il denaro?
    E cosa si e' disposti a rinunciare per denaro??
    Alla mia cultura non rinuncerei ad esempio....
    Cosa si rincorre per essere felici ? Il denaro?
    Cosa si e' disposti a fare per il denaro?
    -Vale più un libro o chi lo venderebbe e senza averlo neanche letto?
    Ed io cosa ho ricevuto in cambio dei miei libri e della mia musica?
    
    Un lavoro nuovo?
    Dei soldi?
    Un valore non mio?
    
    Ma io valevo molto di più che quello che mi rimane in mano dopo gli eccessi !!!
    Io valevo la posia più bella ed ero in grado di scriverne di stupende...
    

    Ecco cosa accade a scegliere il materiale per lo spirituale...!!
    Se e' pur vero che con la poesia non si mangia e' anche vero che
    vendersi per far brillare gli altri e ' la via dell'autodistruzione
    di ciò che si era lottato per arrivare a valere
    qualcosa di ben più alto e non cifrabile in un assegno!
    
    Mi mancano le mie letture e mi manca la mia ragione....
    Persa ormai come la mia arte messa da parte per far brillare quella altrui.

venerdì 13 dicembre 2013

lacrime nascoste...


"...Quando saremo distanti mio dolce fiore... 
Quando il vento 
avrà fatto adagiare  
la sabbia sul dolore, 
Quando le onde del mare  
avranno affogato le parole... 
Quando le immagini 
troveranno silenzio  
ondeggiando nella mente.... 
Quando sembrerà 
che non sia mai sorta l'alba.. 
Quando i gabbiani 
mi ritroveranno 
sulle dune 
nei miei turbamenti... 
Quando di noi
non rimarrà  
che una foto da qualche parte... 
Quando finalmente le parole  troveranno voce 
solo nel silenzio 
dei sorrisi di un immagine... 
In quel silenzio 
scenderanno,
lacrime che oggi si nascondono..."


(Gianluca...)

domenica 8 dicembre 2013

Torna a brillare luna....

"...e quando le mie parole di sabbia 
infine divennero vetro
Nessuno poteva toglierne il dolore...
Quando il tuo guardarmi 
Mia amata luna...
si tramutò in ombra...
I vetri caddero sul mio cuore...
Dolce dolore 
delle mie stesse parole..
Dolce morire di me stesso..
E quando il giorno
tornerà a risplendere 
Tornerai a dormire serena 
mia amata luna....
Sei nata per brillare
I segni li porti sulla pelle 
come crateri dei tuoi dolori...
Devi dormire serena mia amata luna
Ora le mie parole 
Trafiggono me
Sono mie
Come il mio dolore
Torna a brillare luna..."

martedì 3 dicembre 2013

finalmente i miei brani su pentagramma...


Sono giorni importanti questi....
Giorni attesi da anni e mi sto distraendo troppo dal segnarne le tracce qui sul mio blog che tra l'altro già nella descrizione, da risalto al progetto artistico che voleva e vuole cmq seguire.
Dopo anni di lavori ho finalmente un discreto bagaglio artistico, frutto della mia creatività. Già mi ero mosso concretamente andando alla SIAE come prima cosa ma avevo trovato delle difficoltà nel trascrivere su pentagramma le note e la melodia dei miei brani....
Dopo mesi di tentativi sono stato guidato da chi tanto crede in me, verso un arrangiatore che dopo aver fatto il suo preventivo, si sta occupando da giorni di riportare su spartito le note delle mie composizioni.... 
Per il momento gli ho affidato 10 brani e sono brani ovviamente scelti tra quelli a cui tengo di più !!
Proprio ieri ci siamo incontrati e mi ha consegnato gli spartiti dei primi 4 brani appena finiti di trascrivere.... Ebbene si, non resistevo ad attendere che finiva tutto il lavoro e anche se era domenica ci siamo incontrati in strada e me li ha consegnati.

Finalmente gli spartiti delle mie composizioni.., che emozione solo osservarli e leggere il testo legato alle note...
In questi prossimi giorni mentre lui continua a lavorare io mi preparo a presentarmi finalmente alla SIAE e stavolta, con i moduli da consegnare finalmente completi negli spartiti dei brani da depositare ;-)
Questi primi 4 brani sono più che sufficienti per fare l'iscrizione , gli altri potrò depositarli man mano che saranno trascritti su spartito.....
Sono troppo contento !!!
Non vedo l'ora da farle suonare ad una pianista amica che leggendole su spartito, le eseguirà facendomi di certo emozionare!!

E tutto questo e' solo l'inizio!!
Ora dopo queste formalità potrò finalmente tornare come qualche anno fa, a divulgare le mie melodie su youtube ( da qualche anno i miei brani proseguivano ma tutti tenuti in forma privata su yutube, ed era come tenerli chiusi in un cassetto.
Ovviamente ora i brani in questione devono essere arrangiati e anche se ho sempre fatto tutto da solo lavorando in multi traccia... Ora lascerò suonare gli strumenti che non mi appartengono davvero a dei musicisti professionisti... Il basso, le tastiere, gli archi... Non credo che li rifinirò io.... A me basta dare la mia versione come guida.
Un arrangiamento fatto da professionisti ha un costo..., quindi lo riserverò solo a due o tre brani a cui tengo in particolar modo. Per gli altri lascerò a me stesso la soddisfazione dell'arrangiamento che vedo come il colorare i tratti di un disegno.

I miei brani stanno prendendo vita e tutto il lavoro degli anni scorsi non aspettava altro...
Sono contento di aver speso qualche soldino per qualcosa per me tanto importante!! 

venerdì 22 novembre 2013

troppa instabilità interiore


Come un equilibrista muove i passi sulla sua fune, vivo l'incertezza del mio domani...
A volte passano giorni in cui mi sembra di aver chiara la mia direzione e ne scopro la gioia...
quasi correrei qui a scriverla.. ma basta poi un soffio di vento per non avere più sicurezza nei miei passi.
E' normale quindi che io dopo giorni come questo, mi ritrovi a domandarmi che tipo di equilibrio io abbia mai trovato se lo riesco a perdere con un soffio? Era stabilità questa?

Pochi giorni fa pensavo invece di dover scrivere qui nel mio blog anche qualche momento positivo, riflettendo del fatto che corro qui soprattutto nei momenti di stress... ma poi arrivano sconforti come oggi e penso che sarebbe stato affrettato scrivere qualcosa di positivo se poi mi aspettavano ancora altri giorni di squilibrio come questo.
Forse neanche è poi un caso che io non abbia ancora riportato qui nulla di presentabile come nuova stabilità, quando questa è ancora tanto attesa sul mio calendario.
   

  • La verità è che... la mia serenità devo smetterla di associarla a qualcuno ma non è facile per me. Non sono gli occhi che riflettono il mio bagliore a farmi brillare. Se si assentano, spariscono o si distraggono, non è vero che io non sto brillando. Non devo aspettare proprio nessuno ne dipendere da altri per il mio umore. Devo anche isolarmi di meno dal resto del mondo o cercare di farlo, per non ritrovarmi cosi smarrito e solo, non appena sono vittima di nuove delusioni e nuovi sconforti.
      
Certo che avrei potuto scrivere qualcosa di buono e positivo che avrei in mente di concretizzare...
Sono rimasto con qualcuno che sta aspettando i miei brani per metterli su uno spartito...
e qui si torna allo squilibrio che torna immancabilmente a travolgermi da circa sei mesi.
E' inutile io se non mi sento sereno o se mi sento troppo solo.. neanche stendo i panni che ho lavato... mi cristallizzo. Tutto perde d'importanza, tutto passa in secondo piano al mio malessere.

Stasera ho capito che ho fatto bene a non parlare del progetto che solo ieri sembrava concretizzarsi. 
Troppa instabilità e troppe delusioni da sei mesi mi fanno ormai scegliere di non scrivere proprio di nessun progetto per ora, in quanto se avessi scritto quelli che fino a sei mesi fa sembravano cosi imminenti, oggi li avrei riletti come un illusione, un bagliore negli occhi, l'ennesimo sogno infranto.
Qui l'unico progetto a cui pensare davvero è trovare una realtà in cui io sia in grado di deciderla e non di accompagnarla o seguirla. Il tempo scorre, ed io mi sto riempiendo di polvere osservando una finestra.

giovedì 21 novembre 2013

le aspettative.. carta vetrata di ogni progetto


Dannate aspettative... 
Sanno insinuarsi anche in una mente che le conosce bene e sa quanto siano logoranti, dannose oltre che inutili.
Facile consigliare di non averne o di lasciale stare..., spesso mi sono ritrovato a consigliarlo avendo avuto modo di poterle (o doverle), analizzare per anni in molti aspetti in diversi contesti e in vari soggetti.
Ma è come sconsigliare un amore ad una mente travolta dalla magia di quel sentimento.
Se un traguardo è molto importante finisce con il creare aspettative in noi.
si possono non ammettere per precauzione ma la sera le ritroveremo nascoste sotto il cuscino.

Se l'energia di un progetto, di un amore, di un traguardo, di un livello da raggiungere o una promozione tanto attesa, sono il motore di grandi sogni o ambizioni..., le aspettative sono quelle che escono dal tubo di scappamento e inquinano l'aria.
Sono quindi da tenere in considerazione in quanto fanno sempre e cmq parte  di un meccanismo mentale, che avviene nell'attesa di molte grandi emozioni o traguardi ambiti. Ci sono è inevitabile e vanno ragionate.
Solo la ragione può tenere a bada le aspettative ma non è affatto facile, come il non odiare.
Si potrebbero pensare scontate, previste ed ovvie, naturali insomma... 
ma sono lievi fogli di carta vetrata che asportano via molta energia e creano tanto stress...
Come polvere lo stress cade e si accumola, fino a caderti negli occhi non appena qualcosa non va per il verso in cui speravi andassero le cose.

  • Le aspettative di un risultato troppo ambito sbiadiscono i risultati minori ottenuti, sminuendo quelli che cmq sarebbero stati dei nuovi traguardi raggiunti... (e non sognati).

Questo è uno degli aspetti più brutti delle dannatissime aspettative che se pure le cacci via.... si intrufolano sotto il cuscino e quado meno te lo aspetti nella tua convinzione di non averne, sanno tornare e farti soffrire.

martedì 12 novembre 2013

i miei brani sono "fotografie" delle mie emozioni


Non chiedetemi perchè oggi dopo 2 anni sto ascoltando di nuovo "Note Riflesse"  
brano semplice perchè mai neanche provato ma totalmente improvvisato in questo video...
le mani si rincorrevano!!

(tra l'altro il nome di questo mio amato blog nell'indirizzo web, è lo stesso del brano)!!

E' un perfetto esempio di cosa intendo quando dico che i miei brani sono "fotografie" delle mie emozioni!!
due anni sono ormai ricordo di una vita radicalmente diversa dal mio presente... e in tutti ma proprio tutti gli aspetti..., logistici, sentimentali, lavorativi, economici, progettuali.
E cosa posso vedere in questa "fotografia"?
Tanto... davvero tanto... e come tutte le fotografie lascia anche questo brano brano in pizzico di nostalgia...
Mi mostra però anche molto altro... e ne respiro i lievi tocchi delle corde, il silenzio delle 3 del mattino, che le faceva appena sfiorare con dolcezza per non svegliare i vicini...
 note che annunciavano il precipitare degli eventi ma che nascondevano molto altro.

Ma non voglio stare qui in balia della polvere dei miei ricordi... no,no,no...
Non avevo più ascoltato questo brano tutto qui... (triste o profondo è soggettivo),
invece voglio dire a cosa mi ha fatto pensare mentre lo ascoltavo e lo osservavo...
(nella sua apparente staticità celava immensi uragani imminenti,devastanti, radicali)

La mia mente torna indietro nel tempo, a ben 25 anni fa!! ...wow... !

Io idraulico in proprio con un amico in giro a ristrutturare appartamenti per Roma.
Tra i tanti quello di un'anziana signora di certo più che ottantenne, molto devota che viveva sola in una casa dove la fede le aveva fatto trovare un equilibrio invidiabile e qualunque cosa brutta gli accadeva, era incredibile vedere come la sapeva accettare come volontà divina quasi sorridendo osservando il cielo.
Durante la nostra permanenza nella sua casina, oltre a stupirci di questo suo sorriso che nulla e nessuno poteva togliergli, la signora un giorno mentre ci osservava a lavoro ci disse che era colpita dalla nostra purezza d'animo e notandola, si sentì quasi in pena per noi... affermando,

  • "Che innocenza avete ragazzi e che belli che siete... voi uomini siete e resterete sempre dei bambini..., crescerete, con l'età farete capricci e marachelle ma sempre bambini resterete.. State attenti alle donne in futuro mi raccomando, fate attenzione".

E già... ci disse cosi, proprio quella vecchina tutta casa, radio maria e chiesa...;
non entro nel contenuto di quella sua frase, molto si potrebbe dire più o meno a suo favore.
No.. voglio solo ascoltare di nuovo questo video dove non ci sono parole...
ad un tratto ho risentito le sue negli arpeggi di quelle "note riflesse".

p.s.
Ormai i miei brani su yutube sono tutti ormai privati,
quello che resta pubblico ha poco valore.

lunedì 11 novembre 2013

raccogliere il vento, i vetri infranti, la pioggia e la polvere della mia vita.


Affronto un momento difficile...
All'improvviso stasera ho avuto la netta sensazione di aver intrapreso un percorso sbagliato.
Talmente ci ho creduto che solo valutarlo è un grande dolore per me. Eppure sbagliare è umano e anche se i miei errori rischiano di essere fatali, non posso "preferire" di non vederli o valutarli.
Concentrato sugli ultimi miei malumori stavo dimenticando di avere una visione più ampia di quello che mi accade e soprattutto di vedere cosa ha causato l'inizio del mio nuovo squilibrio.
Inutile arrovellarsi il cervello in una situazione attuale che porta stress senza ripartire da cosa l'ha causata... e oggi in realtà non accade proprio nulla... è solo questa la verità.
Non faccio che pensare al novembre di un anno fa (2012).
Che cosa accadeva? Che cosa vivevo? Quali sogni mi avevano rapito?
Mi vengono in mente 2 detti contrastanti:

  • "chi lascia la strada vecchia per quella nuova, sa quello che lascia ma non sa quello che trova"
  • "chiusa una porta si apre un portone"
      
E rispetto al novembre 2012 dopo un anno esatto bisogna fare il punto della situazione.
Certo non è facile perchè devo sottolineare più che altro delusioni dei miei sogni...
e per un inguaribile sognatore non è fatto facile accettare il loro fallimento.
Pensavo forse che mi sarei ritrovato in questa situazione? No di certo... ma neanche un pò.
Bene o male che stavo non dovevo dire grazie a nessuno... e puntare su una mia rinascita era un sogno oggi sciocco... soprattutto quando la rinascita non conta solo su di te.
Ho scritto per anni di una rinascita "individuale" fino a diventare ripetitivo (chi mi conosce da più di 2 anni sa bene di cosa sto parlando) e poi mi sono arrenato in un progetto da rimandare.... beh ecco... dopo un anno e mezzo non vedendo luce in questa situazione mi domando quel rimandare.., in quanto io avrei dovuto rimandarlo.
Mah... dicevo che bisogna vedere quando è iniziato il mio disagio e posso ben dirlo pensando a prima della scorsa estate.... li il primo urto che ha portato innumerevoli conseguenze.
Certo mi sono ribellato prontamente e non una volta, a come si indirizzavano le cose... e l'ho fatto in modo sempre esplosivo affinchè si vedesse il mio malessere ma poi... non ho potuto che tenere quello che tanto non cambiava...
Non a caso è stata una brutta estate rispetto all'estate stupenda del 2012 dove sembrava che i sogni venissero a me da soli guidati dal destino...
i miei occhietti innocenti non potevano che esultare e non poco di sentire che il mio cambiamento era alle porte e mi vedeva "partecipe" in chissà quale nuova realtà -.-
Nelle varie difficoltà continuavo a sognare....
Avevo preso a correre con costanza e ricordo che per affrontare i miei 5 km di corsa... sapevo che avrei passato tutto il tempo a sognare quale poteva essere questo cambiamento ormai intrapreso nei fatti....
Sognavo ad occhi aperti ed era bellissimo perchè ci credevo tanto...
Pensavo al mio minivan e lo vedevo una cosa ottimale su cui puntare per una nuova dimensione...
Talmente erano tanti i sogni in cui credevo che non potevo finire cosi nei miei pensieri...
Mai lo avrei creduto possibile.
Ma prima di questa estate hanno lasciato la mia mano in un progetto comune che si è rivelato individuale ma non per me. Da quel momento ogni mio sfogo di rabbia, ogni mia sofferenza, ogni mio dispiacere non ha potuto proprio nulla a riguardo.
Fatto sta che mi ritrovo qui esattamente un anno dopo avendo conquistato solo una preziosa lezione di vita.

  • "si nasce e si muore da soli... spesso purtroppo nello stesso ospedale"

Quello che mi fa rabbia è che è capitato proprio a me... una specie di beffa del destino.
Mi comprende bene chi mi legge da anni... proprio a me mi è capitato di "rimanere in disparte"
ma in realtà nessuno mi ci ha realmente lasciato... si tratta semplicemente di forti incompatibilità che hanno fatto si che io ci rimanessi da solo in disparte.

  • solo ad osservare...
  • solo a criticre
  • solo a ribadire
  • solo a lamentarmi
  • solo a giudicare
  • solo a parlare al vento
  • solo a perdere tempo.

Inutile ora giudicare il mio stress attuale osservando il presente...
Bisogna tornare alla causa  di quello che ha scatenato questo mio sentirmi "solo" e non accade oggi ma ormai da ben 6 mesi e non accenna a cambiare minimamente la situazione.mi pento di aver perso il controllo dalla rabbia perchè on ho avuto il coraggio semplicemente di lasciare il percorso quando vedevo che prendeva un'altra direzione...
Purtroppo io ci avevo scommesso tutto quello che avevo.. e non è facile rinunciare...
Non prima di sei mesi almeno..., prima sarebbe stato un colpo di testa uno sfogo di rabbia.
Troppa rabbia e me ne pento... quando un progetto o un sogno comune viene abbandonato bisogna avere la forza e la fierezza di non seguire come un cagnolino i sogni di altre persone.
Belle parole vero? ma se hai scommesso tutto quello che avevi è più che giustificato battere i piedi a terra almeno per sei mesi.

Questo però bisogna tenerlo presente altrimenti si giudica solamente lo stress che mi avvolge e non quello che lo ha causato e lo alimenta... nulla avviene per caso.
Cmq ho davvero una triste visione per il mio prossimo futuro... so che ora dopo 6 mesi di dispicere io riprenderò i miei passi.
E' sconvolgente per me ritrovarmi sui miei passi non avendo più nulla ma proprio nulla di tutto quello che avevo due anni fa, sogni compresi -.-
Di certo ora mi hanno messo in una bella gabbietta dorata ma io cosi.. senza sogni... senza credere più a nulla, rimasto da mesi ad osservare aspettando il mangime come un pesciolino rosso........ sto lentamente morendo dentro.

La mia musica... le mie composizioni ne sono un esempio lampante...
la mia chitarra del cuore da mesi non dorme più in questa casa...
c'è bisogno di dire altro?

Ora inizio ad avere davvero una brutta visione della realtà che mi circonda...
Lasciarla sarà soffrire tantissimo nella situazione in cui mi ritrovo dopo aver puntato sul sogno sbagliato avendo perso tutto alle mie spalle.
Probabilmente chi ha meno amor proprio vedrebbe solo il lato positivo di questa situazione e poco darebbe attenzione agli ideali quando questi ti guidano verso la rinuncia a tante cose che oggi sembravano scontate...  ma io non sono mai stato furbo ed ho sempre pagato caro il seguire il mio istinto... che di certo non è quello di rimanere in disparte per nessuno.

Sono sei mesi come dicevo, che colleziono dispiaceri e delusioni... ma questo non deve far pensare che io possa restare fermo cosi altri sei mesi... cavolo dai.. valgo di più e sinceramente anche se volessi provare ormai non ci riesco più a trovare la serenità ad osservare la vita in finestra..., roba che se morissi domani, sarebbe un peccato pensare in che stato ho passato i miei ultimi mesi... chiuso in una casa con i miei sogni di rinascita in un cassetto. Se a qualcuno poteva piacere avermi parcheggiato qui, dovrà accettare che il tempo è finito e che i campanelli di allarme hanno suonato forte da prima che arrivasse l'estate...
Come io ho dovuto accettare i passi di chi nonostante il mio soffrire non ha mai esitato a proseguire nei suoi sogni e nelle sue scelte, trovando ovviamente sempre ottime motivazioni per dovermi lasciare in disparte.
Questi ultimi 6 mesi sono stati importantissimi e sconvolgenti...

  • sono stati il frantumarsi dei miei sogni...
  • sono stati la polvere in bocca di chi correva per conto suo più veloce di me...
  • sono stati la rivalutazione di frasi risultate incoerenti.
  • sono stati il contrasto dei sogni con la evidente realtà.
  • sono stati l'amaro di vedermi in disparte proprio quando esultavo di rinascere..

Ora mi preparo a tirare il freno a mano... ma non ho paura perchè...
la macchina su cui correvo verso i miei sogni, ormai da mesi ha rallentato sempre di più la sua velocità..,
al punto che ora mi basta solo scendere.
Ma quello che mi aspetta ora lo so a differenza di quando illuso contavo su una diversità...
Ora mi aspetta davvero tanta sofferenza.. ma non solo spirituale.. (anche materiale e fisica se non riuscirò a salvarmi) rimanendo solo nel cammino alla ricerca del "mio" percorso.
No.. non sono affatto pessimista... è quello che ho seminato io nella mia vita quello che raccolgo...
non mi resta altra scelta che raccogliere...

il vento, i vetri infranti,
la pioggia e la polvere della mia vita.

domenica 10 novembre 2013

ma meno male di cosa?


Oggi ho reagito male a chi mi ha detto: "meno male che hai trovato C"
Basta con questo tipo di frasi... ne ho ricevute fin troppe in 41 anni di vita.
Chi mi vuole bene ha l'ansia che io stia bene...
ma non basta ancorarsi a tutto ciò che mi si avvicina. Basta davvero!
Mi basta voltare lo sguardo indietro e ripensare a questa bella frase per detestarla!
Ogni volta la stessa frase e mai che abbia avuto ragione di essere espressa.

Come con i lavori fatti i vita mia...
sempre l'ansia di chi mi vuole bene a sperare che con uno o l'altro io mi potessi sistemare...
ma non certo per me e il mio bene... ma solo per calmare le proprie ansie.
Lo stesso vale per le poche donne che ho avuto!!
Meno male che stai con tizia o caia... ti proteggeranno... e poi?
Ma meno male di cosa se tanto poi sono state solo tanto dolore per me?
Ad ogni nuovo incontro... "meno male che hai incontrato... C? M? D? B? A?
Ma siamo davvero sicuri di esultare?
Ed è il caso di farlo quando la persona ancora non la conosci bene?
No... non ci sto più a questo "meno male".

Inizio ad avere un pò di primavere anche io e se mi si permette,
io la metto proprio in dsiscussione questa bella frase.
Sempre a delegare a qualcuno la mia felicità futura..
e poi mi ritrovo solo chiuso dentro una casa con fuori un uragano,
vento e pioggia, senza contatti o voci o compagnia!
Ma meno male di cosa?? Quale sicurezza vuoi trovare che non sia "variabile"?
Sono proprio stanco di quella frase che tende a colorare
l'incertezza con una forma di "voluta" e tanto cercata sicurezza!
Qui di sicuro non c'è proprio un bel nulla, neanche la vita stessa.
Si potrebbe forse dire "meno male che sei ancora vivo"
ma è davvero un motivo per essere felici? Vivere è felicità a priori forse?
Non lo credo affatto.

mercoledì 6 novembre 2013

diventa ciò che sei... (se dovesse occorrere follia e disciplina non esitare)


Che io abbia avuto una guida saggia non ne sarei troppo sicuro... forse più filosofica che pratica...
Resta il fatto che si conclude oggi un giorno che segna un anno dalla scelta folle di dare le mie dimissioni a lavoro
in un momento a dir poco sconvolgente per me...
Mi tornano in mente le parole di mia madre..., davanti alla mia scelta inconsueta e folle, le sue parole giravano intorno ad un concetto: "diventa ciò che sei". Questa la sua ultima frase non meno folle delle mie decisioni. (in fondo era un malessere da troppi anni per rimanerne stupita e una madre ti vuole felice in qualsiasi modo tu sorrida alla vita).

Ora sorvolando le mie scelte, lasciando solo una riga per dire che dopo un anno non sono pentito affatto...
concentro la mia riflessione su quella frase "diventa ciò che sei".
in un momento cosi particolare per me, dove un nuovo foglio aspetta nuovi tratti di giovani progetti, ci penso e ci rifletto,
Di sicuro quello che ero diventato ormai non mi rappresentava affatto e non mi rispecchiavo nel mondo in cui stavo crescendo da ben oltre un decennio ormai..., anche oggi ho incontrato un ex collega al mercato ed a distanza di 1 anno (oggi)... ero felicissimo di sentirmi ormai talmente distante, da ricordare il suo nome dopo qualche minuto che dialogavamo.

Alla frase "diventa ciò che sei" non devo pensarci troppo se dovessi dare una risposta spontanea...
e chi mi conosce bene da anni mi indica ciò che mi distingue.
Forse a volte ciò che si è... può risultare talmente scontato ai propri occhi da non saperlo valorizzare seriamente talmente spontaneo in noi.
Ma anche la spontaneità deve trovare disciplina quando si vuole addomesticarla per valorizzarla!!
In fondo cosa sono io? Cosa so esprimere? Cosa mi realizza? Ovviamente le mie composizioni,
i miei piccoli versi, le mie espressioni di me in brani che amo definire "fotografie" delle mie emozioni.
Certo sono in attesa di progetti lavorativi da concretizzare che non hanno a che fare con la musica e cercherò di realizzarmi in quelli.... ma se un giorno mi si chiedesse: "...e poi, sei diventato ciò che sei"?
Potrei mai rispondere di si, realizzato e soddisfatto? Potrei mai se non porto a splendere le mie canzoni?
Su questo mi scappa una riflessione su quando fino ad un paio di anni fa ero attivo e operativo,
nell'intento di incidere e comporre quelli che allora erano i miei nuovi brani... (tanto importanti).

"...Quante giornate intere passate chiuso in casa saltando anche il pranzo a volte o riducendomi a cenare alle 23... e quanto la gioia di un nuovo brano inciso sapeva alleviare tutto questo. Pensavo sempre che anche avessi fatto un solo passo avanti nell'espressione del mio estro creativo non sarebbe stato un giorno perso; al tempo stesso vedevo i giorni passati fuori casa, come tempo sprecato e la sera prima di dormire della giornata vedevo solo il non aver fatto nessun passo avanti nei brani e che quindi era un giorno perso..."

Era un Gianluca nel pieno del suo impegno...
non quello di scrivere o comporre brani ma quello di trovare la disciplina con cui i vari strumenti devono convivere se vogliono rendere la giusta espressione nell'insieme.
Quello che devo focalizzare è sia la spontaneità fino al bisogno di esprimermi in musica e sia la soddisfazione di realizzare i miei lavori che mi faceva sorridere indifferente di giorni visti da una finestra avendo quasi una missione che prendeva la priorità su ogni altra distrazione.
"diventa ciò che sei" non può che condurmi su uno sgabello con la mia chitarra a catalogare e riordinare molti brani.. non mi può bastare il fatto che appena ieri è nato il mio ultimo brano e che quindi sono più che produttivo. In fondo quello che mi critico non è il non creare... e oggi neanche di non incidere ciò che attende... stavolta voglio accusarmi di non capire io stesso cosa si spreca per il fatto che mi viene spontaneo e quindi non curo come si dovrebbe. Più volte mi è stato detto e mi si dice che io devo far ascoltare i miei lavori e non per me ma che devo farlo per gli altri.. Mah... inizio a sospettare che la mia poca ambizione rischia di farmi pure accontentare di queste belle frasi... per sentirmi valorizzato e impegnarmi meno -.-

Concludo questo mio vortice di pensieri con quella che vedo una certezza.
Diventa ciò che sei non può non comprendere il mio estro creativo e la mia musica.
(Serve disciplina Gianluca... tu la conosci poco ma potrai tornare fiero dei tuoi lavori solo con lei.)

venerdì 1 novembre 2013

riflessioni in cammino...


Pochi giorni fa scrivevo un post dove riflettevo sul fatto che,
quando s'intraprende un nuovo percorso si deve sempre fare il punto della situazione. 
Ovvio in quanto si muovono i passi su un terreno che non si conosce.. 
  • e davvero poco conta se si tratti di un traguardo raggiunto o di una meta ambita per lunghi anni.
Non si tratta di incertezza o timore ma solo di metodo; è giusto ogni tanto 
fermarsi un attimo a riflettere e farlo senza voltarsi troppo indietro o cercare di guardare avanti. 
Per quanto mi riguarda trovo giusto osservare le mie scarpe.... 
Hanno tanto corso in questi ultimi anni della mia vita, che sono logore e sporche...
Ne osservo i dettagli... le scuciture, la polvere, ed i resti del terreno dove si sono tanto impegnate a correre...
(interessante capire dove si è camminato in giorni senza sole, 
solamente osservando i resti del terreno in cui nel buio si rincorrevano sogni...)
Lo sguardo al passato recente mi mostra un immagine in continua trasformazione, in essa mutano non solo i colori ma anche i personaggi nello sfondo... non è altro che il tempo che passa che nulla lascia stabile, che rende sempre una nuova visione al mio voltarmi indietro.
Lo sguardo al futuro mi da di certo ansia perchè ho delle aspettative quando la regola sarebbe di non averne mai.... ma scelsi volutamente la via dell'incertezza anni fa, alle sabbie mobili delle sicurezze in cui ormeggiava la mia vita. Non mi lamento quindi di quel pò di ansia che esalta le emozioni rispetto alla staticità da cui provenivo.

Quello che più conta è lo sguardo al presente.
Anche se sono in pieno cammino con una meta scritta a matita, che visione ho del presente?
Questo che oggi definisco presente, è cmq una tappa sognata per molti anni e creduta solo fantasia, talmente folle, devastante e radicale, il capovolgimento del tavolo di gioco su cui avevo puntato la mia vita.
A volte sono sconcertato e senza parole, nel vedere come la mia stella abbia mosso gli eventi al fine di farmi ritrovare a camminare nel mio assurdo progetto di "rinascita individuale", anche senza che io potessi realmente vedere dove si dirigevano i miei passi. Quello che la mia fantasia desiderava era davvero poco comune... ma ammetto di essere un tipo fuori dall'ordinario, cosa che ormai non dubita più nessuno da quando ho mollato tutto lasciandomi alle spalle un passato di cui ero esausto e deluso. 
Quindi partirei proprio da questo... 
Il presente, ossia la cosi detta "quotidianità", banalizzata poi... spesso nel termine "normalità" ...è un sogno!
Perchè non vederlo così se tale è stato per tanti anni? Certo non è la mia realizzazione personale.., il presente lo vedo come il sogno realizzato di aver preso un percorso, non diverso ma particolare, verso la mia serenità e realizzazione... e questo non è affatto poco... un sogno realizzato del passato va cmq rispettato e abbracciato.

Questo nuovo percorso prosegue con più di un progetto e una mente non meno folle della mia...
e chissà tra le varie mete possibili in quale mi dedicherò ad una nuova stabilità...
ora è un momento di progettazione, attesa e valutazione... il mio sguardo spazia senza confini verso distanze anche molto lontane, felice di voltarsi anche sui fiordi norvegesi e non sentirsi più solo come in passato.

lunedì 28 ottobre 2013

grazie Lou Reed di aver colorato le mie emozioni più libere


Ciao Lou Reed...
che ricordi mi lasci in questa sofferenza di oggi... ci ho pianto tanto lo sai?
certo per te ma anche per quello che sento andare via con te..., una parte intima di me...
forse la follia e la spensieratezza di quei giorni in cui giravo pieno di sogni in Olanda da ragazzo. 
Eri la colonna sonora di quelle emozioni purissime, proprio come le mie lacrime e il dolore 
che ho provato stasera a sapere del tuo estremo saluto. Tanto ci ritroviamo in seguito grande artista.

domenica 27 ottobre 2013

il punto della situazione è sempre necessario in un nuovo percorso

Sono giorni difficili e importanti questi che scorrono da una settimana a questa parte...
Si certo qualcuno mi darà del ripetitivo posso immaginarlo, come la storiella di chi gridava al lupo al lupo e poi non gli si dava più ascolto.
Ma scrivo questo blog con l'impegno di un diario quasi segreto e lo faccio per me non per altri, ne per essere creduto o cercar conforto.
Ci sono giorni che vanno segnati in un calendario e saranno mesi da segnare, di un anno da segnare, di ricordi da incidere dentro il petto.
Sono giorni importanti per me.., molto importanti in cui come se un fossero un cronometro, scorrono davanti tanti pensieri, ricordi e valutazioni recenti, passate e future....
Talmente mi riferisco a dei giorni che porteranno ad un cambiamento del recente ed attuale semiequilibrio in cui mi ritrovo, che non voglio affrontare come al solito l'argomento ma avere uno sguardo più calmo...
Tanto quando si è nei problemi si può anche gridare dalla rabbia ma è pur sempre l'intelligenza l'unica possibilità per uscirne senza fare più danni di quelli indispensabili da fare...

  • Mi sento come se mi ritrovassi scalzo davanti ad un lungo corridoio pieno di vetri infranti... osservo il pavimento in uno stato di totale agitazione e nervoso per ritrovarmi ormai con la sola uscita verso quei resti taglienti sul pavimento... ho fretta devo agire... devo agire velocemente e per causarmi meno ferite devo invece restare calmo fin che io possa cautamente passare dove le ferite potranno farmi meno male.... ma il corridoio è molto lungo e i vetri a volte si riversano a coprire abbondantemente il pavimento.... poi mi ritrovo a sanguinare sul posto dai miei piedi ora in un laghetto di sofferenza che li circonda e mi domando non avendo sentito dolore, se io sia gia passato su quei vetri a terra per arrivare dove mi trovo... e appunto dove mi trovo ora io nella mia vita?

Calmati, calmati, calmati Gianluca... devi resistere alla voglia impetuosa 
di metterti a correre in quel corridoio per andare via... 
ragiona con calma tanto la situazione non la cambi certo tu.
E allora cerco appunto di calmarmi e di usare la ragione...
Mi viene in mente Pasolini quando diceva che il pugno batte sul tavolo nel momento che la ragione non è all'altezza della situazione e si usa la violenza come sfogo di rabbia in un gesto irrazionale e inutile.
Ora sta arrivando il momento di decisioni importanti.. perchè a forza i evitarle poi ti piovono addosso all'improvviso... inutile sorvolare sulle cose o rimandare valutazioni sempre aspettando risultati soddisfacenti a cio che si sperava..., bisogna ad un certo momento fare il punto della situazione se si cammina in un nuovo percorso da poco tempo o se si intraprenderà a breve uno ancora più nuovo. Il punto della situazione è necessario in qualsiasi progetto che si intraprende. Si.., si.., è proprio necessario prima di proseguire con i paraocchi in qualsiasi desiderio, sogno o traguardo.
Se c'è del positivo è che tra non molto avrò le idee e le prospettive più chiare...
un cambiamento ci sarà e forse già sta avvenendo.. il timore ora è che sia però, 
del tutto diverso da quello che desideravo avvenisse... quasi opposto..., e mi viene in mente una frase... 


"la vita è quello che ti accade mentre la stai programmando"

giovedì 24 ottobre 2013

probabile copertina del mio album...


Questa foto è di pochi giorni fa... giocando con il cell l'ho resa poster
e subito l'ho vista ideale per diventare la copertina del mio album.
A piacermi sono dei dettagli, come la spiaggia in cui mi trovo in quel momento,
oppure la mia fedele tolfa sempre a tracollo,  e poi l'espressione del mio volto.
Se userò questa foto è solo grazie al filtro usato in stile poster.
Lo sguardo di questo istante in foto era davvero particolare altrimenti.
Il gioco di ombre  nere e rosse sfumano molto ed è bene così.
si intravede un 30% dell'espressione e già basta a rappresentare 
il mio album e il momento rivoluzionario in cui sta prendendo forma.

A proposito... qui batto la fiacca nell'operativo...
(tiratina d'orecchie per flangy)
0.0

martedì 22 ottobre 2013

riflessioni sentimentali e non solo polvere...


Un post molto intimo quello che ho l'istinto di scrivere oggi...
Ci pensavo poco fa in spiaggia e non lo trattengo, come nelle mie canzoni,
un pensiero per le donne con cui ho camminato mano nella mano in momenti più o meno lunghi della mia vita.
Non molti giorni  fa mi è stato detto:


  • "va beh dai... ne hai vissute di storie tu" ...con una velata espressione che tendeva ad una forma di compiacimento, non meno degno di nota era poi, un certo senso di rassegnazione... come se fosse una specie di reso conto finale.

Per la cronaca poi... ho avuto poche compagne, essendo di certo il tipo da relazioni lunghe di anni.
Sempre legami forti quindi e sempre molto cerebrali anche se in diverse forme.
Le conto su una sola mano le storie che mi si diceva essere cosi tante da sfiorare il vanto -.- mah...
Del resto non è colpa mia se quando ho una relazione io mi tuffo completamente in una dimensione,
in un sogno forse... ma in qualcosa che sempre unisce moltissimo.
Probabilmente quella frase infatti si riferiva al termine "storie" e all'intensità di quella parola,
piuttosto che al numero che si tenderebbe a decifrare dall'espressione usata.
Storie fino ad oggi molto belle nei miei ricordi e sempre di forte intensità.

Quella frase arriva poi in un periodo della mia vita molto delicato...
in cui le difficoltà dei nuovi giorni mi portano a ripensare con serenità al mio percorso passato.
Le ripenso ad una ad una le mie storie e in ognuna ne rivivo l'intensità degli sguardi
e delle frasi sempre incisive che colorano tanti amori...
(non per sminuire le frasi ma per non sminuire la diversità degli amori e il valore delle parole).


  • -Ho incontrato chi sapeva fasciare bene il mio cuore prima che lo trafiggesse per non lasciare troppe tracce...(talmente bene da non sentirne il dolore e rimanere in vita)
  • -Ho incontrato chi, se la passione è soffrire.. non poteva che abbracciarmi nel salutarmi.(amare a volte è lasciar vivere)
  • -Ho incontrato chi aveva una dolcezza da non poter essere sporcata e chi ha sporcato la mia poesia. (estremi contrasti di diverse passioni)

Ma sono state tutte relazioni intense e belle nelle emozioni e con nessuna mia ex

siamo diventati nemici dichiarati... anzi... chi davvero mi voleva bene mi è rimasta vicina anche in seguito.
Perchè quando la ragione ci dice che siamo incompatibili con qualcuno,
non è necessario diventare nemici o avere rancori...
se si ama si vuole la felicità dell'altra persona e dio solo sa quanto dolore costa amare davvero.
Inizialmente avevo scritto più dettagliatamente vari aspetti diversi delle mie relazioni avute
e alcune riflessioni a riguardo.. ma preferisco non entrare nel dettaglio, in fondo non serve.
E' incredibile quanto la differenza del tempo passato in queste relazioni sia del tutto indifferente per me....
sono tutte nel mio cuore in modo equo... Questo perchè che possa essere durata 10 anni,
o un anno.. o qualche mese... io non ho mai baciato nessuna donna diversamente...
a tutte le mie donne ho dato un pò di me stesso...
ovviamente baci diversi come diverso era il mondo in cui entravo e la fusione che ne derivava...
ma pur sempre baci veri... pieni di sentimento... a volte "voli cerebrali".
Di certo i baci più "estremi" ti segnano a vita...
perchè non sono tutti uguali i baci... e se tra due menti dolci ne nascono di romantici e teneri...
da due menti estreme possono nascere baci anche segreti....

In questi giorni rifletto tanto su quella frase e sul tono con cui mi si diceva...
e non mi sento veramente appagato come tendeva a dire quella frase, forse chissà..., in cerca di conferme.
Non basta trovare i baci più belli del mondo ', no... bisogna che sappiano camminarti accanto.

domenica 20 ottobre 2013

non sono nuovo a scavalcare i vicoli ciechi..


Ci sono momenti nella vita in cui ci si ritrova davanti alle solite difficoltà che da tempo ci si ritrova ad affrontare...
sempre le stesse, ovviamente individuali e soggettive..
e ci sono momenti importanti dove ci si ritrova davanti a nuove difficoltà, spesso inaspettate, impensabili.
è come se in una corsa ci si ritrovi sempre ad affrontare sempre più o meno le stesse curve e poi improvvisamente cambia il terreno... magari quando meno te lo aspetti ed eri sicuro di un percorso talmente proprio da diventare scontato, noioso.
Certo è la vita che è cosi...  ovviamente lo comprendo... sono il tipo delle decisioni controcorrente ed a volte anche drastiche.. (di cavolate ne ho fatte ma sempre sposando i miei tanto ambiti errori divenuti traguardi formativi).
Parlo di scelte passate che di certo poche persone potevano comprendere talmente controproducenti...
ed ogni volta che ho voluto fare uno di questi passi, ho sempre affrontato poi un grande periodo di smarrimento che credo sia comprensibile anche nella massima convinzione in relazione al peso di tali scelte.
Devo dire che anche pagando il prezzo dei miei passi falsi, non ho mai avuto nessun pentimento di averli compiuti... e anche se oggi mi preparo a riscrivere da principio i nuovi tratti della mia vita su un foglio di carta bianco, non mi pento delle certezze che ho lasciato e neanche dell'incertezza del mio futuro...
Ho dei progetti... e in quelli si svolgerà.... dritto come un treno - anche se in ritardo come al solito.
In fondo è anche normale che quando si decide un percorso nonostante l'opinione di chiunque ti mette in guardia di sbagliare quantomeno il metodo.... poi ci si ritrova a voler star soli per compattarsi e rafforzarsi, prima di affrontare chi in ogni tua difficoltà, troverà sempre occasione
per ribadire che i tuoi erano passi falsi e che con tanta premura ti era stato avvisato.
Comportamento sciocco che non tiene conto di quanta fermezza ci deve essere stata a proseguire in un cambiamento a testa bassa e ormai divento freddo marmo nello sguardo.
Sono momenti di estrema riflessione dopo un forte urto, ci sono quasi abituato... urto deciso, voluto, indotto, sospirato, cercato, capitato, non importa... momenti in cui si riflette sul proprio istinto... quell'energia nel nostro petto che ci spinge a cercare la serenità spirituale e quando questo va in conflitto con una vita che la reprime, inizia un malessere in uno squilibrio tra serenità oggettiva e serenità spirituale. Le due devono trovare equilibrio e non è affatto facile mirare a tanto... molti fattori e molte dinamiche possono davvero incastrare gli animi...

Da quando ho dato un calcio ad ogni solidità e certezza della mia vita seguendo felice il mio istinto, le mie scelte, i miei nuovi passi, non potranno che essere spontanee per me e sconvolgenti per chi mi sta vicino.
(non sono nuovo a scavalcare i vicoli ciechi...)

giovedì 17 ottobre 2013

ricollegarmi da solo per illuminare i miei nuovi passi

Una cosa è certa... se non sono io il primo a ricollegarmi, nessuno può farlo davvero;
quindi cerco di impegnarmi di più quando si stacca la spina della mia luce e cado nel buio...
Senza sempre aspettarsi aiuto o addirittura avere aspettative simili, devo solo fare un piccolo sforzo!
Beh, premettendo che dire piccolo è sempre relativo e soggettivo, io sto lentamente migliorando...
Neanche voglio prendermi dei meriti in qualcosa in cui forse non ne merito ma migliorare non è scontato.

Basta solo un piccolo sforzo in fondo.... uff questo dannato filo diventato improvvisamente corto -.-,
ovvio che appena mi guardo intorno inevitabilmente poi rimango al buio... troppo corto!
Su questo ci lavorerò sopra, e presto allungherò i miei orizzonti... almeno di 1600 km (...)
Per ora mi basta solo un gesto che faccia sparire il buio improvviso, 
senza rimanere a frignare "scollegato" in attesa di altre persone, 
evitandogli anche lo stress, di una lampadina che sembra fulminata e poi si riaccende.
  ... In fondo le mie esperienze di vita mi hanno portato a capire che se ti appoggi... 
poi al primo serio scossone cadi a terra... e più ti adagi e più ti fai male.

Dopo il terremoto di questi ultimi anni ricominciamo dalla base...
imparare ad uscire dal buio da solo - Click... non è impossibile e da soddisfazione!

mercoledì 16 ottobre 2013

pensierino per il mio monellissimo...


Eccolo il mio monellissimo...
Ma chi lo avrebbe detto mai che io e lui dovevamo arrivare ad una convivenza
in un contesto impensabile in oltre un decennio delle nostre abitudini?
Devo dire che è davvero un bravo cane... un compagno di tutti i miei trent'anni
e c'incamminiamo oltre ormai. Lo pizzico sempre ad osservarmi mentre mi muovo per casa
e mi domando quanto può conoscermi questo Muso Bianco...
credo davvero tanto, più di quanto posso immaginare io. Ormai stiamo davvero tutto il giorno insieme
e in questa nuova dimensione ci vedo sempre più uniti. Entrambi abbiamo avuto la fortuna
di ritrovarci a vivere davanti alla spiaggia che amavamo fin da quando era un cucciolo...
io a due passi dei tramonti che prima dovevo rincorrere,
lui nella spiaggia dei suo sogni dove gioisce della massima libertà di correre e giocare.
Ora russa davanti alla porta di casa... quando mi alzerò dalla scrivania lui mi seguirà venendo a sdraiarsi
accanto al mio letto... una carezza sul suo muso, il cenno di darmi la zampa e poi le ninne...

domenica 13 ottobre 2013

giorni difficili...


Sono giorni troppo importanti per poterli descrivere in un post....
Sono giorni troppo importanti per poterli mascherare con una bella fotografia.
Sono giorni in cui le difficoltà sembrano unirsi in un solo ostacolo, forse presente in me.
Sono giorni taglienti e confusi dove la mia mente non riesce più a focalizzare nulla...
Non potevo non lasciare un post oggi...
ci tengo al mio diario anche se non è poi troppo segreto,
un punto sul calendario oggi devo proprio mettercelo.
Avrei dovuto metterlo ieri ma è oggi che è più incisivo come giorno...
ho davvero troppi pensieri in testa... i giorni scorrono alla finestra...
evito di vedere gente che so che non sarei presente ad ascoltarle.. e continuo a pensare...
Agire? ...
Oddio che poi solo la parola agire mi provoca dispiacere come se sapessi che non reagirò..
oppure come se avessi già reagito... o come se reagire per me non fosse solo la parola di un bel concetto...
Non so... la smetto altrimenti mi faccio una discussione da solo e basta...
Posso dire che se negli ultimi 3 anni mi sono ritrovato a soffrire in due momenti a dir poco sconvolgenti...
che mi vedono oggi in una stravolta esistenza e realtà economica e sociale, quindi descrivo qualcosa di radicale...
Ora mi trovo di nuovo sconvolto da me e dalle dinamiche che mi si muovono intorno...
alla fine ferirò un po tutti... perchè tutti mi vorrebbero diverso...
ma si può cambiare un ragionamento non un sentimento... qualunque sia.
Non solo... merita sempre rispetto perchè non si esprime a parole e non ha bisogno di commenti.
Non sono sereno neanche un pò...
sento anzi che arriveranno delle complicazioni..
già stasera le conseguenze di ieri si stanno incidendo e non solo in me.
No non sono sereno neanche un pò...
non mi sento compreso ne da chi mi sta vicino ne da chi è ormai lontano..
incomprensioni che non si risolveranno facilmente e squilibri davvero importanti.
Sono stato costretto a ferire per tutelare il mio dispiacere...
tutelarlo sia da chi lo vorrebbe soffocare... sia da chi involontariamente lo aumenterebbe...
Credo che chiudermi a riccio sia necessario...
Di certo spontaneo soprattutto quando nel ricevere incomprensione
da chi aspetti che ti comprenda, ti fa sentire
solo davanti ad una strada sterrata e con le scarpe logorate e stanche.
Accade che ti siedi a guardare tutta quella strada...,
cerchi una motivazione che fatichi a vedere raggiungibile, una meta che non immaginavi ed è troppo distante.
Certo che devo rimettermi in cammino guardando avanti... certo...
è talmente scontato che non lo farei... (dannato autolesionista).
ma i miei pensieri sono troppo cupi e taglienti meglio chiudere questo post..
è cmq una bella fotografia del mio sconcerto, della mia confusione, del dispiacere.

mercoledì 9 ottobre 2013

barchette a vela improvvisate...


In spiaggia a cercare il materiale utile a costruire di nuovo una delle mie barchette a vela
che sfidano il  mare con il vento avverso... erano davvero tanti anni che non lo facevo.
Direi di poterli anche contare... asp. un attimo... dunque... esattamente 20 anni.
Proprio a vent'anni infatti inizia a dedicarmi con impegno alla realizzazione di "barchette a vela improvvisate"
di vario tipo, da quelle più semplici a delle vere opere ingegnose che era un dispiacere vederle andare via
dopo ore di impegno a realizzarle.  La soddisfazione di dargli la giusta direzione nonostante il vento,
è di vederla riuscire a prendere il largo è sempre tanta per me e posso dire..., ieri come oggi.
Vivo al mare da quando sono nato e perchè mai mi sono ritrovato a raccogliere polistirolo,
legni e fili improvvisati sulla spiaggia? Dopo 20 anni cosa mi ha spinto a rifarlo?
Potrei dire che anche questo fa parte di un percorso che mi vede riprendere la mia essenza...
un percorso iniziando incidendo la carne nel recidere ogni base su cui mi evolvevo.
Un discorso individuale e quindi complesso e intimo...
meglio quindi rivolgere questa riflessione sullo sguardo di una bambina incuriosita e sorridente..
Beh... non le ho mai fatte per me le mie barchette a vela
ma sempre per la gioia e lo stupore di uno sguardo...
E' stata una bella esperienza per me...
piena di dettagli che potevo respirare ed osservare senza che loro potessero comprendermi...
e sullo sfondo un tramonto stupendo ha accompagnato la barchetta verso il suo viaggio...

Note:
-La barchetta non è venuta affatto bene... 
anche se in seguito alla foto era provvista di timone ed equipaggio 
(sassi per il contrappeso della spinta del vento) 
nulla da dire riguardo alla funzionalità, era operativa 
ed è partita al primo lancio rigida e resistente.
non la commento quindi, troppe le cose che avrei voluto diverse... 
ma sono tutte belle proprio per questo... 
prendono forma con quello che si rimedia in fondo. 
Tutte belle e tutte uniche quindi.
Per trovare qualcosa che assomigliasse ad una busta 
era un'impresa dopo i forti venti di questi giorni..
ricordo che iniziai ad andare in spiaggia 
con delle forbici e delle buste da casa quando le facevo da ragazzo...
La vela è importante perchè è tutto ciò che vedi quando prende il largo... 
Meglio che sia rossa o scura, non di certo trasparente.




La vera sfida e il vero divertimento, non sta nella realizzazione dell'oggetto in se.

La vera sfida è: <<avere un forte vento da destra o sx 

e riuscire ad avere rotta verso l'orizzonte>>.
è una sfida tecnica che si basa sui principi basilari della navigazione a vela, 
l'energia del vento gonfia la vela e il contrasto del timone 
ne stabilirà la direzione, la rotta assegnatagli.


Non si hanno possibilità di errore... 
se si calcolerà male il posizionamento del timone 
la barchetta andrà alla deriva o sarà travolta dalle onde della riva... 
o peggio ancora prenderà la direzione del vento.

Ecco perchè questa che ho fatto improvvisando l'altro ieri 

ci ha reso tutti felici ad osservarla... perchè filava dritta e sicura per la sua rotta, 
incurante del vento che l'avrebbe spinta verso la scogliera.


Penso cmq che presto arriveranno altre barchette improvvisate.. 
dove cercherò di renderle più belle...
Gli occhietti felici di quella stellina 
sono una tentazione troppo forte di stupirla ancora...

magari raccontandogli storie su dove arriverà 
sfidando i mari una barchetta sicura di farcela...



martedì 8 ottobre 2013

molto lontano da qui


Sento di avere ora la possibilità e l'appoggio per raggiungere 
un traguardo solo sognato fino ad oggi... e molto lontano da qui (...)


un tramonto dorato...



In questi giorni di pioggia e maltempo sono arrivate le nuvole a rendere i tramonti meravigliosi...
Stasera non ho resistito ed ho portato con me la mia Reflex digitale senza accontentarmi del mio cell...
Correvo a casa per vedere come erano venute queste foto e devo dire che mi piacciono molto!!